Sedia di marionetta
ambito Italia settentrionale
Descrizione
Ambito culturale: ambito Italia settentrionale
Cronologia: post 1850 - ante 1899
Tipologia: teatro di figura
Materia e tecnica: legno; paglia; ferro
Misure: 19 x 19 x 37
Descrizione: Sedia di marionetta di tipo rustico di legno verniciato in marrone con sedile di paglia di granoturco intrecciata. Le gambe posteriori (in un solo pezzo con i montanti dello schienale), le quattro traversine fra le gambe, la traversina tra i montanti dello schienale e le quattro traversine che reggono l'impagliatura sono fra loro unite a incastro senza ausilio di viti nè di chiodi. Le traversine delle gambe e quelle del sedile traversano da parte a parte i montanti delle gambe. Un taglio longitudinale zeppato alle estremità delle traversine rende solido l'incastro. La traversina della spalliera è inserita in due tagli all'interno dei montanti. La sedia è stata visibilmente alzata per mezzo di quattro prolungamenti alle gambe, inchiodati nella parte inferiore. Le giunte sono rese più solide da lamelle di ferro che le attraversano, fissate alle gambe con un chiodo al di sopra ed uno al di sotto della giunta.
Notizie storico-critiche: Gottardo Zaffardi intorno al 1960 affianca l'attività di marionettista e burattinaio con quella di collezionista. Vende parte del suo materiale al Comune di Milano dal 1978 al 1980. Successivamente, verso la metà degli anni '80 vende il restante materiale al Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (Mn). Il fondo Zaffardi è diviso in queste due collezioni, anche i suoi spettacoli tra cui "Aida" della Compagnia Pallavicini e alcuni numeri di Varietà della Compagnia Podrecca/ Vanelli hanno queste due collocazioni.
Collocazione
Milano (MI), Collezione Scuola Paolo Grassi
Credits
Compilazione: Acquaviva, Laura (2006); Fumagalli, Anna (2006)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4p020-01542/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).