Zenobia tratta dal fiume Arasse da alcuni pastori Parti
Nenci Francesco
Descrizione
Identificazione: ZENOBIA TRATTA DAL FIUME ARASSE
Autore: Nenci Francesco (1782/ 1850), esecutore
Cronologia: ante 1809
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 230 cm x 171.5 cm
Notizie storico-critiche: Diversamente da quanto indicato da Carlo Sisi, il dipinto, partecipante al Concorso di I classe indetto dall'Accademia di Brere per il 1809, come riportato nei "Discorsi... 1809" di quell'anno, il soggetto del dipinto "Alcuni pasori Parti, raccolta l'infelice e virtuosa Zenobia dal fiume Arasse, ove gittola la crudeltà di Radamisto suo sposo, si occupano a consolarla non meno che a medicarla dalle sue ferite", veniva tratto dagli annali di Tacito e non dalla tragedia "Rhadamiste et Zenobia" (1711) di Prosper Jolyot de Crebillon come indica, invece, lo storico. Certamente, non possiamo negare la fortuna goduta da questo tema, come dimostrano il quadro di Luigi Sabatelli dipinto per Tommaso Puccini (1803) e quello di Francesco Alberi esposto a Brera nel 1812 e subito acquistato dal Ministero per la Pubblica Istruzione. La scena si concentra nel momento in cui il corpo della donna viene recuperato dal fiume, offrendo al pittore l'occasione di enunciare le proprie fonti stilistiche: la "Deposizione" Baglioni di Raffaello per le pose dei pastori; la statuaria antica per il panneggio delle vesti di Zenobia; il classicimo poussiniano per il paesaggio arcadico che si staglia sullo sfondo; Giotto per la figura del pastore in primo piano.
Collocazione
Milano (MI), Accademia di Belle Arti di Brera
Credits
Compilazione: Formenti, Germana (2010); Tamanini, Francesca (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4t020-00205/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).