Paolo e Francesca
Sala Vitale
Descrizione
Autore: Sala Vitale (1803/1835), esecutore
Cronologia: ante 1823
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 228.5 cm x 162.5 cm
Notizie storico-critiche: La tela, vincitrice nel 1829 del Grande Concorso di Brera, si configura come l'apice dei successi ottenuti dal giovane allievo dell'Accademia Vitale Sala. Egli, infatti risultò più volte vincitore in occasione dei Piccoli Concorsi dedicati agli allievi della stessa tra il 1816 e il 1820 e, ancora, nel 1822 al Grande Concorso per il disegno di figura con il cartone "I Funerali di Patroclo". Diversamente dalle consute rappresentazioni del celebre episodio dantesco, il Sala, in una coincitata visionari rappresentazione del girone dantesco, sceglie il momento in cui il poeta cadde svenuto commosso dalla rievocazione di quell'amore dannato. Una scelta felice, questa, che decretò la valutazione positiva della commissione gudicatrice che, infatti, "ebbe a lodare (...) una più ricca ed espressiva composizione corredata di molta facilità d'esecuzione". Nella tela, emergono il violento espressionismo di Giuseppe Bossi e la lezione del Palagi, di cui il Sala era allievo presso la sua bottega di via Camperio; come ha fatto notare giustamente Sandra Pinto, attraverso il Palagi, il Sala ebbe probabilmente modo di conoscere i quadri francesi di tema "ossianico" che il maestro aveva visto a Roma, e le fortunate acquetinte dedicate ai temi danteschi realizzate dallo stesso Palagi.
Collocazione
Milano (MI), Accademia di Belle Arti di Brera
Credits
Compilazione: Formenti, Germana (2010); Tamanini, Francesca (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4t020-00259/
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