Un Mercato coperto capace per lo smercio dei commestibili occorrente al giornaliero consumo d'una Città

ambito italiano

Un Mercato coperto capace per lo smercio dei commestibili occorrente al giornaliero consumo d'una Città

Descrizione

Identificazione: architettura: mercato coperto (sezione)

Ambito culturale: ambito italiano

Cronologia: (?) 1808

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta vergata / acquerellatura, inchiostro di china

Misure: 945 mm. x 632 mm.

Descrizione: Spaccato trasversale e spaccato longitudinale di edificio adibito a mercato coperto a china, bistro, acquerello rosa per le sezioni murarie azzurro e marrone su fondo chiaro entro linea di margine nera e bordo grigio. Inferiormente: spaccato sulla linea E.F. segnata in rosso sulla pianta con vista dell'esterno dell'emiciclo superiore con lanterna fornita di cupola degli alzati dei vani e del porticato interno dell'esedra. Sup.: spaccato sulla linea A.B con vista del colonnato centrale dell'emiciclo superiore e delle due fontane con obelischi, destro, sinistra corpi di fabbrica laterali.

Notizie storico-critiche: Il disegno fa parte di una serie di sei tavole conservate nella cartella 12 che raccoglie numerosi saggi di concorso rifiutati dalla Commissione esaminatrice. Il progetto è relativo al concorso di prima classe per l'architettuaa dell'anno ed era destinato ad essere restituito al concorrente. Le tavole, anonime, sono comunque fornite di un motto che le contraddistingue come era d'uso procedere nelle prove di concorso accademico di prima classe. Nella stessa cartella sono conservate anche prove di accesso al pernsionato romano e alcuni progetti di Zanoja.

Collocazione

Milano (MI), Accademia di Belle Arti di Brera

Credits

Compilazione: Grassi, R. (2000)

Aggiornamento: ARTPAST/ Knapp, B. (2006)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).