Rilievo del Tempio della Fortuna Virile
Besia, Gaetano
‹ precedente | 25 di 231 | successivo ›
Descrizione
Identificazione: architettura: Tempio della Fortuna Virile (piante)
Autore: Besia, Gaetano (1791/ 1871)
Cronologia: 1811
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / inchiostro di china
Misure: 990 mm. x 638 mm.
Descrizione: Serie di due piante del Tempio della Fortuna Virile, a china e bistro, su fondo chiaro, entro linea di margine a china. Sinistra: rilievo della pianta del tempio periptero, ridotto a chiesa consacrata, con veduta del pronao, della cella e dei resti esterni delle colonne ioniche, con gli intercolumni murati sul lato sinistro. Destra: pianta del tempio periptero restaurata.
Notizie storico-critiche: Il disegno appartiene ad una serie di 3 tavole redatte da Gaetano Besia nel 1811 come supplemento al saggio del secondo anno di pensionato a Roma.Nello stesso anno aveva inviato a Brera 7 tavole relative al rilievo e restauro del Tempio di Ercole e Cora (Atti della R. Accademia di Milano, 1811, p. 69). Gaetano Besia aveva vinto il II premio per gli ordini architettonici nel concorso di seconda classe del 1808 (Atti..., 1808, p. 54). Ottenne la pensione triennale a Roma nel 1809. Ottenne la pensione triennale a Romanel 1809. Tornato a Milano nel 1813, fu assistente di Zanoja, professore a Treviso ed infine ancora a Milano dove, dal 1830, entrò a far parte delle commissione d'ornato sostituendo Giocondo Albertolli. Nel 1851 divenne direttore della scuola di architettura dell'Accademia di Milano. Il disegno è rilegato nel volume A I 189 contenente vari saggi di pensionato romano tra il 1810 e il 1817.
Collocazione
Milano (MI), Accademia di Belle Arti di Brera
Credits
Compilazione: Grassi, R. (1992)
Aggiornamento: ARTPAST/ Monaco, T. (2006)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4t060-03282/
‹ precedente | 25 di 231 | successivo ›
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).