Pulpito isolato in marmo da erigersi in una cattedrale italiana del XIV secolo (stile medioevale. Seconda prova estemporanea: prospetto frontale)

Bongi, Orsino

Pulpito isolato in marmo da erigersi in una cattedrale italiana del XIV secolo (stile medioevale. Seconda prova estemporanea: prospetto frontale)

Descrizione

Identificazione: pulpito in marmo

Autore: Bongi, Orsino (02/09/1875-11/01/1921), esecutore

Cronologia: 1902/10/29

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / matita

Misure: 500 mm. x 350 mm. (foglio)

Descrizione: Schizzo a matita su fondo chiaro di pulpito ecclesiastico sostenuto sulla fronte da quattro colonne su leoni stilofori. Scala con balaustre per la salita al pulpito. 3 archi trilobati con quattro statue di santi sull'imposta dell'arco. Evidenziato il traforo dell'ornato neogotico.

Notizie storico-critiche: Il disegno è eseguito come seconda prova estemporanea agli Esami per il conseguimento della licenza di professore di disegno architettonico e al concorso Clerichetti, svoltisi nell'ottobre-novembre 1902. I temi delle prove sono i seguenti. Prima prova estemporanea (27/10/1902): "Stile classico, greco o romano. Ponte in pietra di due arcate aventi ciascuna la luce di metri 30, per tragitto di un fiume con strada coperta della larghezza di metri 12, che immette ai suoi estremi nelle ampie vie che costeggiano il corso d'acqua. La larghezza del fiume misurata tra le faccie [sic] interne verticali dei muraglioni a sponda è 4 metri 75. Il piano stradale negli spazi di accesso alle due testate si eleva di circa metri 16 sul livello normale dell'acqua. La costruzione del ponte commemora un fatto od una personalità insigne: e si vuole concentrata la monumentalità nella parte di mezzo che si eleva sulla pila". Seconda prova estemporanea (29/10/1902): "Stile medioevale. Pulpito isolato in marmo da erigersi in una cattedrale italiana del XIV secolo. Dal pavimento della chiesa alla linea superiore del parapetto del Pulpito non si dovrà superare l'altezza di m. 4,50". Terza prova estemporanea (31/10/1902): "Stile d'oggi. Casa signorile da pigione su area così delineata [area trapezoidale]. Il muro divisorio AB è senza finestre ed alto m. 17. La facciata CD che guarda una piazza e le due risvolte che guardano due vie per m. 15 potranno essere alte fino a m. 18 (quattro piani). Il resto delle parti potranno essere alte m. 14 (tre piani). Il cortile potrà avere uno de' suoi lati aperto verso una via. L'accesso dovrà praticarsi sull'asse di uno dei fianchi. Nel piano terreno rialzato oltre la portineria coll'alloggio del portinajo, al portico ed alle scuderie e rimesse, troverà posto un appartamento. Nel primo piano si distribuiranno due appartamenti; nel secondo e terzo tre appartamenti; nel quarto due". Prova di sviluppo (05-22/11/1902) sul tema della prima prova estemporanea. Bongi ottiene la licenza con 59 punti su 60, e vince il concorso Clerichetti (cfr. ASAB, TEA G III 05, anno 1902)

Collocazione

Milano (MI), Accademia di Belle Arti di Brera

Credits

Compilazione: Grassi, R. ()

Aggiornamento: Tamanini, Francesca (2010)

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