Schizzo di due figure femminili
Fontana, Lucio
Descrizione
Autore: Fontana, Lucio (1899-1968)
Cronologia: ca. 1931
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite, penna, pastello azzurro
Misure: 227 mm x 286 mm
Descrizione: tracce di matita di grafite, penna, pastello azzurro su carta bianca
Notizie storico-critiche: Arrivato dall'Argentina nel 1927, Lucio Fontana entra subito in contatto con il mondo artistico e culturale del capoluogo lombardo grazie ai legami creati con la galleria milanese del Milione. Grazie a questa collaborazione si fa conoscere da un vasto pubblico, attraverso una serie di mostre personali e collettive, nelle quali espone delle opere di carattere ancora giovanile, ma di grande modernità espressiva. Nel marzo del 1932, probabilmente dopo la mostra allestita nel dicembre del 1931 in Libreria (Vilardi 2001-2002), l'allora soprintendente Giorno Nicodemi acquista due disegni dell'artista per le raccolte pubbliche, il primo con uno "Schizzo di due figure femminili" (B 948) e il secondo con uno "Studio di figura femminile" (B 949). Tale vicenda è documentata da un atto del 2 gennaio del 1932 che recita: "Alla Galleria del Milione [...] è stata fatta di recente una esposizione delle opere dello scultore Lucio Fontana artista assai noto nel campo dell'avanguardia e che questa esposizione ha contribuito a mettere viepiù in valore. Siccome l'artista non è ancora rappresentato nelle raccolte dei disegni della quale si sta redigendo il catalogo" se ne propone l'acquisizione all'interno di tali raccolte (Garberi 1991). I due fogli della Galleria del Milione, così come quelli acquistati l'anno successivo direttamente dall'artista (invv. B950, B951, B952), mostrano un mutamento espressivo che si distacca nettamente dal gusto classicista del gruppo del Novecento italiano e anticipa le innovazioni poetiche presenti nelle sue successive opere. Entrambi i fogli, del 1932, sono delineati con un tratto sottile della penna al quale è stato sovrapposto, attraverso un segno morbido e sfumato del colore, come se fosse un acquerello, del pastello; azzurro nelle due figure e rosso nella figura singola. Le fisionomie sono descritte attraverso veloci tratti stilizzati e linee nette e spezzate. Inoltre, così come ricordato da Elena Vilardi nei fogli in questione la rappresentazione figurativa della composizione si avvicina al grafismo surrealista delle opere di Archipenko e Zadkine, interpretati da Fontana come elementi di sperimentazione che lo allontanano ancora di più dai movimenti artistici allora in voga in Italia (Vilardi 2001-2002). Tali fogli si possono confrontare con la serie di disegni pubblicati da Luca Massimo Barbero sul "Catalogo ragionato delle opere su carta" di Lucio Fontana (in particolar modo ai numeri di catalogo 32 DF 42, 32 DF 43 per "Schizzo di due figure femminili" e 32 DF 41, 32 DF 45 per lo "Studio di figura") (Barbero 2013, Tomo 1).
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Mascellino, Bruno (2017)
Aggiornamento: Bergamo, Lucia (2018)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-04686/
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