Cena in casa di Simone Fariseo

Fontebasso, Francesco

Descrizione

Autore: Fontebasso, Francesco (1707-1769)

Cronologia: post 1730 - ante 1750

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / matita, penna e inchiostro

Misure: 358 mm x 470 mm

Descrizione: matita, penna e inchiostro su carta bianca

Notizie storico-critiche: Questo disegno con la Lavanda dei piedi di Francesco Fontebasso sarebbe da ascrivere secondo Magrini al periodo giovanile dell'artista veneto per i modi di forte impronta riccesca. Il tratto è caratterizzato inoltre da un segno di derivazione incisoria. La prima menzione dell'attività grafica di Fontebasso è proprio relativa alla sua attività di intagliatore: Anton Maria Zanetti il Vecchio nella lettera del 21 febbraio 1732 al cavalier Gaburri ricorda infatti una stampa di una cappella d'altare di Sebastiano Ricci, intagliata dal Fontebasso. Un'iscrizione presente sul foglio, giudicata non autografa da Byam Shaw, dichiara il Fontebasso "scolaro" di Sebastiano Ricci e questo viene a testimoniare di autorità l'alunnato presso la bottega di questo artista, ai modelli del quale è esemplata questo foglio, tra i più significati di Fontebasso. La composizione richiama da vicino quella di analogo soggetto illustrata nella grande tela dell'Ateneo Veneto, realizzata da Fontebasso tra il 1732 e il 1735. La scena illustrata nel foglio del Castello Sforzesco mostra il momento della lavanda dei piedi con una suggestiva resa chiaroscurale dell'episodio sacro, unitamente a passaggi tonali d'effetto e varietà di tratto impiegate. Pignatti sottolinea la prossimità di stile di questo foglio con "Didone abbandonata" e "La testa di San Giovanni Battista presentata a Salomé", conservati presso il Museo Correr e tratti da composizioni fontebassesche da un ignoto artista, la cui identificazione con Gian Battista Albrizzi non ha finora trovato riscontri.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni