Studio di donna seminuda seduta
Funi, Achille Virgilio Socrate
Descrizione
Autore: Funi, Achille Virgilio Socrate (1890-1972)
Cronologia: ca. 1930
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite
Misure: 637 mm x 466 mm
Descrizione: matita di grafite su carta
Notizie storico-critiche: Intorno alla metà degli anni Venti del Novecento, Achille Funi sviluppa nelle sue opere un repertorio iconografico desunto dalla mitologia classica e immerso in un regno spirituale animato da muse, ninfe e fanciulle canefore. La sua ispirazione è indirizzata sempre di più verso la raffigurazione di nudi sensuali, ingigantiti e massificati.
Nel dicembre del 1930 le raccolte pubbliche acquistano dalla Galleria Milano, insieme a "Studio di nudo femminile" di Alberto Salietti (inv. 6293 F 20) e a "Paesaggio alberato" di Arturo Tosi (inv. 6754 E 132), il disegno raffigurante lo "Studio di donna seduta". Come osservato da Arnalda Dallaj "in questo foglio si può limpidamente leggere non solo l'interesse per l'antico, inesauribile fonte d'ispirazione dell'artista, ma anche il maturare della sua linea di classicità moderna" (Dallaj 1991). L'opera incarna quegli ideali di solennità e purezza in una ricerca costante di armonia tra uomo e natura attraverso una visionarietà apollinea ed elegiaca della donna. Essa, addolcita da un'impalpabile vibrazione del chiaroscuro e da linee soffici che ne compongono le forme è definita mediante un tratto morbido e veloce di grafite che a sua volta dona grazia e seducente eleganza. Datato da Zeno Birolli al 1924 è stato ricondotto dalla critica intorno al 1930.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Mascellino, Bruno (2017)
Aggiornamento: Bergamo, Lucia (2018)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-04866/
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