La creazione di Eva
Garbari, Tullio
Descrizione
Autore: Garbari, Tullio (1892-1931)
Cronologia: 1928
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / inchiostro
Misure: 330 mm x 380 mm
Descrizione: inchiostro di seppia su carta
Notizie storico-critiche: Dopo una breve pausa artistica, dal 1924 Tullio Garbari inizia a concepire nella sua opera nuove soluzioni espressive che dal punto di vista iconografico ripercorrono un repertorio quasi unicamente religioso. L'artista in questo senso diventa il promotore di un orientamento spiritualista e popolare che intende valorizzare l'attaccamento culturale delle proprie tradizioni locali, guardando all'arte popolare del proprio territorio e in particolare agli ex voto. Mantenendosi su questa posizione, nel 1931 il pittore espone alla Galleria del Milione cinquantacinque opere tra dipinti e disegni. In essi l'artista mette in scena quell'espressione mistica già promossa dai pittori Nabis nel secolo precedente e ripercorre un primitivismo antiaccademico desunto dalla tradizione italiana del XIV e del XV secolo.
Dalla Galleria del Milione, sempre nel 1931, le Raccolte Civiche acquistano il foglio La creazione di Eva, un soggetto sul quale Garbari ritorna spesso. Esso infatti può essere accostato, non solo per la tematica, ma in particolare per il suo impianto compositivo, alla Creazione di Eva (1928) del Museo Diocesano di Trento.
Nel disegno oggi conservato al Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco, attraverso una sintesi linguistica che aspira al monumentale l'artista, ripercorre la via di un primitivismo antiaccademico mostrando un inquieto animo religioso. Questo sentimento basato su una visione cristiana della vita è espresso nel disegno mediante una semplice composizione di figure all'interno di un paesaggio agreste, raffigurato in una successione di piani in lontananza. La scena biblica è descritta attraverso un'impostazione volutamente arcaica nel quale sono presenti elementi di carattere classicista. Ciò è visibile nel dorso di Adamo perfettamente definito o nella posa dello stesso, che rimanda alle figure d'angolo dei frontoni classici. Linee di contorno, inoltre, circoscrivono le figure, bloccandone i volumi in una bidimensionalità antiaccademica. La definizione degli elementi naturali, coniugata a un impianto quadrato della composizione, restituisce una particolare armonia all'insieme. Il carattere monocromo e morbido dell'inchiostro marrone, inoltre, concorre a dare all'immagine un singolare effetto atmosferico (Vilardi 2001-2002).
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Mascellino, Bruno (2017)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-05022/
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