Il suicida
Gonzato, Guido
Descrizione
Autore: Gonzato, Guido (1896-1972 post)
Cronologia: ca. 1925
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / penna, inchiostro
Misure: 208 mm x 271 mm
Descrizione: penna e inchiostro nero su carta bianca
Notizie storico-critiche: Guido Gonzato, lontano da scuole o correnti alcune, nel corso della sua carriera prende parte alle maggiori esposizioni italiane e straniere. Alla Galleria del Milione, dal 7 al 20 febbraio 1933, inaugura la sua prima personale ed espone al pubblico quarantacinque dipinti a olio, quattordici disegni e quattro acqueforti. In questa occasione le raccolte pubbliche milanesi acquistano un disegno dell'artista, presente nell'elenco delle opere esposte sul "Bollettino" senza nessun titolo, ma indicato con il numero "68 - 594", cifra riportata anche sul foglio in basso a destra. Il disegno tratteggiato da pochi elementi è realizzato con una sottile linea nera e descrive la figura emaciata di un uomo addossato a un filo spinato, sospeso orizzontalmente sul foglio. Il volto dolorante e le mani più grandi e ritorte accentuano uno stato di sofferenza e dolore. L'opera è stata datata da Elena Vilardi al 1925, per il confronto stilistico del foglio con altri disegni pubblicati in un testo delle Edizioni del Milione del 1952, in cui si notano delle indubbie similitudini con il Suicida del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco. Così come documentato dalla studiosa "in questo libretto la breve presentazione è affidata ad Ungheretti, il quale fa espressamente riferimento alle figure di Gonzato impigliato nel filo spinato" (Vilardi 2001-2001). Caratterizzato da un proprio stile, Guido Gonzato mostra nelle sue opere una semplicità drammatica e un'inquieta forza espressiva.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Mascellino, Bruno (2017)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-05219/
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