San Dionigi l'Areopagita

Le Brun, Gabriel

San Dionigi l'Areopagita

Descrizione

Autore: Le Brun, Gabriel (1625-1660)

Cronologia: 1640 - 1660

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / matita nera, contorni incisi a stilo, controfondato

Misure: 289 mm x 403 mm ; 323 mm. x 436 mm. (montaggio)

Notizie storico-critiche: Proveniente dalla collezione del Principe Alberico XII Barbiano di Belgioioso d'Este, questo foglio entrò nelle collezioni civiche nel 1943 per dono della famiglia Trivulzio. Il disegno illustra San Dionigi l'Areopagita mentre regge la propria testa con le sue stesse mani ed è scortato da due angeli; distesi a terra si vedono alcuni corpi decapitati e mutilati. Il disegno era attribuito a Charles Le Brun nell'inventario post mortem della collezione del Principe Alberico XII del 1814 (trascritto in M. Forni, "Abitare da principe. Le residenze e le collezioni di Alberico XII Barbiano di Belgiojoso", 2020), per poi essere ascritto genericamente a Lebrun al suo ingresso nelle collezioni civiche. Le incisioni lungo i contorni fanno pensare che il disegno sia servito per una stampa: in effetti, nel corpus delle incisioni di Charles Le Brun c'è un San Dionigi l'Areopagita che sarebbe stato inciso in controparte rispetto al disegno del Castello Sforzesco dal fratello del celebre artista e pittore del re, Gabriel (IFF, t. 6, p. 400 n°14). Il foglio fa parte di una serie incisa di santi (cfr. almeno Jouin 1889, pp. 568-571 e il più recente B. Gady 2010, in particolare pp. 56-59) pubblicata a Parigi, verosimilmente dopo il 1646 (cfr. B. Gady 2010, p. 58): tutte le incisioni presentano una figura unica stante in un paesaggio dall'orizzonte basso. Sedici di queste sono prive del nome dell'incisore, ma recano l'invenit di Le Brun e l'excudit di Pierre Mariette. Questo ha contribuito ad una certa confusione sia per la loro ripartizione in serie che per la loro datazione o per l'attribuzione del lavoro incisorio. Per il San Dionigi, il nome di Gabriel Le Brun, pur non comparendo sulla stampa, sembra coerente con l'avvicinamento stilistico alla serie dei dodici apostoli e al san Paolo che Pierre-Jean Mariette attribuisce a Gabriel (B. Gady 2010, p. 426, nota 215). Anche per il disegno del Castello Sforzesco l'attribuzione a questo artista sembra più convincente sia dal punto di vista del ductus grafico, sia per la datazione. Rispetto all'incisione, le dimensioni del disegno sono leggermente inferiori e differisce dalla redazione a bulino unicamente per l'assenza della testa decapitata in primo piano, forse aggiunta in corso d'opera. Il foglio è controfondato e presenta un montaggio a finestra in carta azzurra, molto probabilmente eseguito prima del suo ingresso nella collezione del principe Alberico XII.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Beretta, Giuseppe (1939)

Aggiornamento: Mariano, Francesca (2021); Uberti, Jacopo (2023)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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