Figura femminile seminuda

Soldati, Atanasio

Figura femminile seminuda

Descrizione

Autore: Soldati, Atanasio (1896-1953)

Cronologia: ca. 1932

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / penna e inchiostro

Misure: 242 mm x 229 mm

Descrizione: penna e inchiostro su carta bianca

Notizie storico-critiche: All'interno della Galleria del Milione, Atanasio Soldati è testimone delle innovazioni stilistiche della più moderna pittura; nel 1932 all'interno della galleria milanese espongono, infatti, Picasso, Léger, Gris, Marcoussis, ovvero tutti quegli artisti che incarnano la poetica del cubismo sintetico e da cui l'artista parmigiano sarà ispirato. Da non trascurare sono, oltre a queste ultime, le esperienze del Bauhaus e dell'ambiente tedesco che, a loro volta, avranno un peso ben preciso nell'arte di Soldati. Dunque, dopo un iniziale primitivismo figurativo oscillante tra persistenze metafisiche e richiami cubisti, intorno al 1933-1934, l'artista cambia direzione, dirigendosi verso un astrattismo di matrice essenzialmente lirico- narrativa, dove al suggestivo rimando metafisico si uniscono i riferimenti al tardo Cubismo sintetico, a Kandinskij e a Mondrian, oltre che alla lezione del Purismo europeo (G. Anzani, Tra secondo Futurismo e Astrattismo, in C. Pirovano, Disegno italiano del Novecento, Milano 1993, p. 176).
L'acquisto presso l'artista, tra il 1933 e il 1934, di cinque disegni da datare al 1932 ("Allegoria musicale", "Composizione", "Gruppo di figure", "Figura femminile seduta" e "Figura femminile seminuda" - invv. B2400, B2401, B2402, B2403, B2399) mette in evidenza l'attenzione particolare per l'arte contemporanea dell'allora soprintendente Giorgio Nicodemi. L'interesse considerevole da parte di Soldati per quell'eleganza stilistica postcubista "oltrepassa gli ammiccamenti novecentisti per incamminarsi verso una personalissima mobilità formale lirico-evocativa" (A. Dallaj, Catalogo delle opere, in Da Modigliani a Fontana. Disegno italiano del XX secolo nelle Civiche Raccolte d'Arte di Milano, catalogo della mostra, a cura di M. Garberi, Milano 1991, p. 175 n. 114). Tali rimandi sono presenti nei fogli nella forma di una morbida struttura grafica, accompagnata da una semplificazione linguistica che si attua utilizzando un tratto semplice e fluido di inchiostro nero che delinea le forme. Nelle composizioni vi è ancora traccia di un primitivismo figurativo, conformato ai modelli metafisici, che l'artista utilizzerà come mezzo espressivo in quei primi anni di carriera artistica. Siamo pertanto ancora lontani dalle nitide geometrie che contraddistingueranno le sue composizioni negli anni successi.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Mascellino, Bruno (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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