A S. Giovanni Laterano
Ferrari, Arturo
Descrizione
Identificazione: Veduta della chiesa di S. Giovanni Laterano a Milano
Autore: Ferrari, Arturo (1861-1932)
Cronologia: (?) 1924 - 1932
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite
Misure: 121 mm x 166 mm
Descrizione: disegno tracciato a grafite su carta bianca
Notizie storico-critiche: L'artista ha definito il disegno "A S. Giovanni Laterano" nella pagina manoscritta che accompagna il quinto dei diciotto fascicoli della raccolta denominata "Vecchia Milano". La zona appare oggi del tutto diversa e le principali trasformazioni, allo studio sin dal 1930, risalgono al 1936 quando venne demolita l'antica parrocchiale posta tra contrada del Pesce (oggi via Paolo da Cannobio) e via dei Tre Alberghi (piazza Diaz), in vista del risanamento del quartiere malfamato del Bottonuto.
La chiesa, parrocchiale già dal 1388, nacque col nome di San Giovanni Isolano, perchè cinta dalle acque del Seveso. L'originario attributo Isolano fu poi sostituito con Laterano, probabilmente poichè papa Leone X concesse alla chiesa le medesime indulgenze accordate a San Giovanni Laterano a Roma, oppure, come sostiene Vittoro Caprara (cfr. Milano, le chiese scomparse, Milano, 1998, vol. II, p.293), per una semplice alterazione del nome compiutasi negli anni. A fine Ottocento la chiesa venne chiusa al culto e durante la prima guerra mondiale trasformata in magazzino militare. Nuovamente chiusa al culto nel 1934, venne definitivamente demolita, non senza aspre polemiche, nel 1936, in adempimento alle direttive del Piano Regolatore, incurante di quella struttura allora considerata monumento nazionale. Nel frattempo nel 1934 venne costruita in via Pinturicchio 35 una nuova chiesa che prese nome dall'antica parrocchiale.
La vedova di Ferrari, proponendo i disegni all'attenzione del Comune di Milano, riconduceva la loro realizzazione agli ultimi anni di vita del marito. Una delle opere reca la data 1926; inoltre presso il Museo di Milano si conserva un'altra serie di 16 analoghe vedute a matita di Ferrari, datate dal 1924 al 1931. Pertanto si ritiene che la serie del Civico Gabinetto dei Disegni sia stata eseguita nell'arco cronologico dal 1924 al 1932.
In quell'epoca Milano stava conoscendo notevoli trasformazioni urbanistiche e il pittore, per contrastare la perdita di memoria provocata dalle demolizioni, decise di fissare nei suoi disegni gli angoli e gli scorci destinati a un radicale cambiamento.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Guzzi Piola, Alessandra (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-26096/
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