Pianta del piano terreno del castello di Austerlitz e delle scuderie, sezioni di scale

Martinelli, Domenico

Pianta del piano terreno del castello di Austerlitz e delle scuderie, sezioni di scale

Descrizione

Autore: Martinelli, Domenico (1650-1718)

Cronologia: post 1691 - ante 1693

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / inchiostro a penna, grafite

Misure: 430 mm x 328 mm

Descrizione: disegno eseguito in parte a grafite e in parte ripreso con inchiostro bruno a penna, a mano libera; è tracciato su carta chiara composta da due fogli incollati

Notizie storico-critiche: Nella "Spiegazione de numeri" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Schizzo del medesimo con un pensiero sopra la detta Pianta".
Tra il 1690 e il 1691, il conte Kaunitz entra in contatto con Domenico Martinelli, appena giunto a Vienna da Lucca e già al servizio delle famiglie Harrach e Liechtenstein. Il progetto di Zuccalli per Austerlitz non aveva avuto seguito, salvo qualche piccolo adattamento tra il 1689-90.
Il primo documento datato che attesta l'incarico di Martinelli è "per il casino o sia riposo in fine del Giardino di Conte D. A. di Caunitz in Austerlitz", risalente al 23 giugno 1691 (Biblioteca Statale di Lucca, ms. 1856, f. 358). Il casino, la cui costruzione era iniziata nel maggio 1691, era posto al termine del "viale medio"che conduceva al centro della facciata ovest del castello, che perciò era probabilmente già in fase di studio, per un intervento più radicale e sicuramente più omogeneo, anche dal punto di vista stilistico, sull'intero complesso.
Questo disegno che si ritiene autografo di Martinelli da un confronto delle iscrizioni riportate con brani del Manoscritto di Lucca, rappresenta probabilmente uno dei primi studi sul castello e il suo rapporto con gli elementi esterni.
Risulta in particolar modo evidente la volontà di conferire un ordine di simmetria agli ambienti del castello, secondo l'asse est-ovest, che viene confermato nella sua accezione di ingresso principale e di creare un secondo asse di attraversamento del castello in direzione nord-sud, sottolineato dai due portali a colonne libere centrati nelle rispettive facciate.
Questo secondo asse costituisce all'interno del castello un attraversamento che passa per un vestibolo, l'antica torre, un portico aperto verso la parte ovest del cortile - di cui viene regolarizzata la forma in un rettangolo - e due vani della stessa forma e dimensione dei precedenti.
A nord il portale conduce, attraverso il ponte levatoio, al cortile delle scuderie, che sono organizzate in due ali simmetriche che si dipartono diagonalmente dal monumentale corpo di ingresso sovrastato da un fienile, a scendere verso i corpi anch'essi simmetrici posti ai due estremi della balaustra del fossato e ortogonali ad essa, contenenti le rimesse delle carrozze e altri fienili. Si viene a creare così un cortile costituito da due forme trapezoidali unite per la base maggiore, con una fontana circolare al centro di ciascuna.
Il portale a sud è volto verso la città e probabilmente alla chiesa ancora esistente, che forse il Martinelli intendeva già isolare dal castello.
La parte del castello più definita progettualmente e trattata a inchiostro nel disegno anche se a mano libera, è quella che si sviluppa a ovest dell'asse nord-sud. I corpi che sporgono dal fronte sud-ovest permangono, anche se si accenna a matita a un allungamento della facciata ovest verso nord, per renderla simmetrica rispetto al passaggio verso il giardino. Quest'ultimo è costituito da un vestibolo rettangolare con quattro colonne libere negli angoli interni e un ponte levatoio affiancato da due scale a doppia rampa in facciata e due rettilinee al di là del fossato.
La parte del castello a est dell'asse nord-sud, è invece per lo più abbozzata e propone lungo l'asse est-ovest a partire dal ponte levatoio in infilata: un salotto, un cortiletto rettangolare reso quadrato da due portichetti sui lati minori e una grande sala di rappresentanza che si affaccia attraverso il portico dell'asse nord-sud, verso il cortile principale e quindi al passaggio che porta al giardino.
Sui lati di questa "infilata" si sviluppano due serie di stanze di forma pressoché quadrata che si affacciano in parte sul fossato, in parte sul cortiletto e una grande stanza rettangolare affiancata a uno scalone, entrambi collegati ai lati minori del salone.
Anche qui si trovano due corpi scala in facciata, anche se di ridotte proporzioni, ai lati del salotto aggettante e in corrispondenza del ponte levatoio.
Sul margine destro inferiore del disegno troviamo uno schizzo di Martinelli con la sezione per uno scalone sormontato da una sala voltata. Un altro schizzo della stessa scala è impostato nella parte superiore del foglio. Non è possibile individuarlo in pianta con chiarezza, in quanto diverse scale sono tracciate a matita in varie posizioni, alla ricerca della migliore distribuzione.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Caspani, Licia Anna (2007)

Aggiornamento: Caspani, Licia Anna (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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