Prospetto di palazzo Sinzendorf a Vienna

Martinelli, Domenico

Prospetto di palazzo Sinzendorf a Vienna

Descrizione

Autore: Martinelli, Domenico (1650-1718)

Cronologia: post 1690 - ante 1696

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / tempera, acquerello, biacca, inchiostro a penna

Misure: 473 mm x 347 mm

Descrizione: disegno eseguito su carta bianca preparata ad acquerello marrone scuro; è tracciato con inchiostro nero, le parti illuminate sono evidenziate con biacca, le finestrature con tempera colore blu e il tetto colore rosa, le ombreggiature sono di colore grigio scuro; alla base tratti incisi a stilo indicano le linee della pavimentazione o accennano a una visione prospettica; presenta una marginatura a inchiostro bruno e biacca

Notizie storico-critiche: Il progetto di Domenico Martinelli doveva essere realizzato sull'area della Ringstrasse dove in seguito, tra il 1699 e il 1706, sarà costruito da Johann Bernhard Fischer von Erlach il palazzo per il conte Anton Batthyàny. I fratelli Johann Weikhard e Johann Michael conti Sinzendorf avevano acquistato il terreno il 9 aprile 1690; il 2 maggio 1692 Johann Michael aveva unito la parte di suo cugino Philip Ludwig e nel marzo 1696 aveva trasmesso a Johann Weikhard i disegni di Martinelli.
Non è chiaro se Martinelli avesse eseguito questi disegni a Roma o a Vienna. Secondo Lorenz la data del progetto di Martinelli è compresa tra il 1690 e il 1696: anche dal punto di vista stilistico appartiene al primo periodo viennese.
Questo disegno, impressionante dal punto di vista della realizzazione grafica, attuata con la particolare tecnica messa a punto da Martinelli anche in occasione di altri disegni contenuti nella collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,1 e 4,6), rappresenta la facciata del palazzo, di cui sono pervenute a noi anche le piante di cinque piani (dal secondo al sesto-mezzanino, mentre il primo è andato perduto) e una dettagliata relazione sulle misure da rispettare durante la costruzione (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,120; 9,121; 9,122; 9,123; 9,124 e 9, 123bis).
Ritroviamo qui il classico motivo di Martinelli del fronte di palazzo con ali aggettanti concluse da un timpano, che racchiudono la zona centrale, in cui risaltano, per contrappunto, il portale e la finestra centrale soprastante. L'edificio è perfettamente simmetrico rispetto all'asse centrale. La zoccolatura è trattata a bugnato rustico, che nelle ali si articola nei possenti pilastri su cui sono impostate le paraste giganti con capitello corinzio comprendenti i due piani superiori. A questo livello sono le piccole finestre del seminterrato e le finestre del piano rialzato, che Martinelli indica in pianta come secondo piano, più elaborate nella zona centrale, del tipo a edicola con tettuccio a pagoda sorretto da mensole a voluta, tutte comunque protette da inferriate.
Oltre il marcapiano, nella superficie intonacata risalti laterali e della zona centrale, si apre un'altra serie di finestre a edicola che presentano il classico repertorio di Martinelli, definito nei minimi dettagli e riscontrabile in diversi palazzi da lui progettati. Queste finestre al piano superiore hanno terminazione a frontone triangolare sorretto da mensole a voluta nei risalti laterali, sostituito da timpani curvilinei nella parte centrale, seguendo un ritmo aa, bb bb, aa; all'ultimo piano terminano con trabeazione arcuata con conchiglia centrale ai lati e con tettuccio a padiglione nella parte centrale. Una cornice separa i due piani ("nobile" e "di comodità") dal piano mezzanino destinato alla servitù, in cui Martinelli propone la consueta serie di piccole finestre rettangolari incorniciate e inframmezzate da coppie di mensole a voluta a sostegno dei timpani e del cornicione.
Particolare importanza assume come sempre nei palazzi barocchi il portale d'ingresso, ad arco a tutto sesto con chiave centrale, affiancato da una coppia di possenti colonne binate alla cui sommità si appoggiano le mensole che reggono il balcone balaustrato soprastante. Su questo si affaccia la finestra di quello che doveva essere l'ambiente di rappresentanza, costituita in realtà da una grande porta-finestra centrale con cornice affiancata ai lati da due finestre rettangolari più strette, chiuse lateralmente da paraste, e tutte riunite da un tettuccio a pagoda. Quest'ultimo in corrispondenza dell'apertura centrale si eleva con un arco per contenere un motivo decorativo centrale con testa e festoni laterali. I frontoni alla sommità delle ali laterali presentano un oculo centrale.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Caspani, Licia Anna (2007)

Aggiornamento: Caspani, Licia Anna (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).