Pianta e prospetto per la loggia della villa Sardini a Pieve Santo Stefano
Lippi, Michelangelo
Descrizione
Autore: Lippi, Michelangelo (notizie sec. XVIII fine-sec. XIX primo quarto)
Cronologia: ca. 1772
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite, inchiostro a penna
Misure: 265 mm x 424 mm
Descrizione: disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro bruno a penna principalmente con tiralinee e compasso; ulteriori delineazioni a mano libera a grafite sono riconducibili ad un apporto di poco successivo, forse del committente; il supporto sul quale è tracciato è carta bianca ingiallita
Notizie storico-critiche: La paternità del disegno è dichiarata, sul foglio, da un appunto del collezionista, il marchese Giacomo Sardini. Il confronto del tracciato con la pianta delle preesistenze inglobate nel più antico progetto di ristrutturazione della villa Sardini, conservato nel tomo VII (Milano, Collezione Sardini Martinelli, inv. 7,13, pubblicato in Sabatini, 1993, p. 63), lascia dedurre che l'ipotesi di Lippi riguardava una porzione del fabbricato preesistente situata sulla facciata posteriore della villa. Il progetto di ristrutturazione (inv. 7,13), che prevedeva sul retro della villa un ampio portico, fu probabilmente commissionato da Lodovico Sardini, tutore e zio di Giacomo. Infatti tra il 1757 e il 1758 il padre di Giacomo, assente da Lucca per una missione diplomatica, aveva incaricato il fratello della "restaurazione della casa della Pieve" (Archivio di Stato di Lucca, Archivio Sardini (=AS), cart. 98, documenti 46 e 158). Il nipote, una volta subentrato nella gestione del patrimonio di famiglia, manifestò una certa preoccupazione per le spese che le idee dello zio avrebbero comportato in un momento carico di vincoli finanziari: "erami impegnato in una casa di campagna, che mio zio e tutore mi aveva costretto ad intraprendere per la quantità di fabbriche acessorie, che aveva egli preparato" (AS, cart. 128 Memorie ...M. Teresa Sardini, f.5). In quella prima fase pensò di riformare quanto era già costruito, dapprima apportando contenute modifiche quali quella documentata dal presente disegno per un piccolo portico ed in seguito avviando un processo di ideazione che portò ad una globale ristrutturazione secondo forme del tutto diverse da quelle delineate nel progetto inv. 7,13. La villa fu demolita intorno al 1930.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Dallaj, Arnalda (2007)
Aggiornamento: Dallaj, Arnalda (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-26553/
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