Pianta per il piano terreno di palazzo Schwarzenberg a Vienna
Martinelli, Domenico
Descrizione
Autore: Martinelli, Domenico (1650-1718)
Cronologia: ca. 1694
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite, inchiostro a penna, acquerello
Misure: 827 mm x 501 mm
Descrizione: disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito con inchiostro bruno e grigio a penna, a tiralinee e compasso, le murature di rilievo sono acquerellate con colore rosa, quelle di progetto con colore grigio, le poste delle stalle sono tracciate con inchiostro rosso; è tracciato su carta avorio. Il supporto è composto da due fogli incollati. Il disegno presenta due tasselli sovrapponibili inseriti dall'autore
Notizie storico-critiche: Il progetto riguarda la trasformazione del palazzo di Vienna che il principe Ferdinand Schwarzenberg aveva acquistato nel 1688 e che occupava un isolato volto nel retro su una stretta strada interna (forse un passaggio privato) e dal lato opposto sulla piazza del Neue Markt (Lorenz 1991, M KAT 70, fig. 257, p. 240).
Questo progetto è documentato oltre che dalle piante del piano terreno e del piano superiore presenti nella collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,59 e 9,52), anche da alcuni schizzi e note di Domenico Martinelli inseriti nei manoscritti conservati alla Biblioteca Statale di Lucca (ms. 1856 ff. 127r, 129v).
Riguardo alla datazione, Hellmut Lorenz si riallaccia a una nota del 25 settembre 1694 di Johann de Heundt, probabilmente un amministratore del principe, in cui si fa riferimento alla sala terrena del palazzo (Biblioteca Statale di Lucca, ms. 1856 f. 130r).
Le note di Martinelli si riferiscono ad alcune misure relative all'altezza dei locali interni e all'altezza totale della facciata di piedi 60, mentre gli schizzi riportano ipotesi per l'organizzazione dei risalti in facciata (Lorenz 1991, M KAT 70, pp. 240-241 e p. 241 fig. 258).
I disegni mostrano, invece, la sovrapposizione della soluzione progettuale di Martinelli (con murature acquerellate in grigio) al rilievo del palazzo (con murature acquerellate in rosa), probabilmente da lui stesso eseguito e dal confronto si deduce che l'edificio avrebbe dovuto subire una trasformazione molto radicale. Forse fu questo il motivo, come ipotizza Lorenz, per il quale alla fine non fu realizzato.
L'impianto originario disponeva di due ingressi dalla piazza del mercato, che conducevano attraverso i rispettivi androni a due corti interne unite a piano terra da una zona a portico centrale. Il fronte sul retro, dalla linea irregolare, si affacciava probabilmente verso un muro cieco che delimitava una strettoia.
Il progetto di Martinelli crea un'impostazione del palazzo su un solo asse passante per il nuovo unico e rappresentativo ingresso centrale. Attraverso un passaggio scandito da due coppie di colonne binate all'interno di un ampio e maestoso vestibolo, si accede a un unico grande cortile interno. La costruzione, regolarizzata nella forma, si spinge ad occupare anche il passaggio sul retro con un'ala destinata a pianterreno alle stalle.
Non sono pervenuti disegni relativi alla facciata dell'edificio, tuttavia dall'analisi della pianta del piano terreno si intuisce la riproposizione di un motivo ricorrente nella progettazione di Martinelli, ossia il risalto delle ali e della zona del portale centrale. In questo caso tuttavia il risalto sulla sinistra è anticipato rispetto alla fine dell'edificio, che si estendeva oltre il limite della piazza, perché l'intento di Martinelli era quello di creare un fronte compatto e rappresentativo proprio verso la piazza stessa.
Un altro aspetto importante del progetto è costituito dal nuovo scalone di rappresentanza collocato nell'ala destra del palazzo. La forma e la posizione ripropongono, secondo Lorenz, una soluzione simile a quella adottata per palazzo Kaunitz-Liechtenstein a Vienna; in questo caso tuttavia il vano è più stretto e la balaustra centrale è unica. L'elaborazione di questo elemento è stato oggetto di ripensamenti nel corso della progettazione, infatti il disegno presenta alla base un accenno di rampa circolare, cui è sovrapponibile un ritaglio su cui è tracciata in forme rettilinee la rampa in due mandate intervallate da un pianerottolo; lo sviluppo della scala ai piani successivi è disegnato su un ulteriore ritaglio di carta applicato sopra il precedente.
Il progetto di Martinelli, anche se non realizzato, influenzò forse alcune ricche soluzioni di portali proposte in seguito da Johann Bernhard Fischer von Erlach.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Caspani, Licia Anna (2007)
Aggiornamento: Caspani, Licia Anna (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-26573/
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