Prospetto della villa Sardini a Monte San Quirico
Sardini, Giacomo
Descrizione
Autore: Sardini, Giacomo (1750-1811)
Cronologia: ca. 1800 - ante 1803
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite, inchiostro a penna
Misure: 520 mm x 435 mm
Descrizione: disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro nero a penna principalmente con tiralinee e compasso e a mano libera nelle parti ornamentali; presenta numerose rasure e i rimandi numerici dell'iscrizione a matita sono stati cancellati; il supporto sul quale è tracciato è carta avorio
Notizie storico-critiche: Il marchese Giacomo Sardini di Lucca, erudito collezionista e dilettante di architettura (Amico Moneti, 1956, p. 59), possedeva diverse case fuori città. Per la piccola villa di Monte San Quirico è Sardini stesso a tracciare il disegno della facciata in modo da inglobare, entro un corpo poligonale innestato ad un edificio ad un piano su alto seminterrato, elementi preesistenti. Nel corpo poligonale che si presenta in forma semiesagonale sono distribuiti la scala d'accesso, il portico e, superiormente, una loggia con aperture ad oculi adornati da busti all'antica. Incline ad eclettici accostamenti, come dimostrano le soluzioni adottate per il proprio palazzo di città, Sardini ribadisce le sue preferenze anche in questo disegno, non firmato ma certamente autografo in quanto ricordato nei suoi manoscritti (Archivio di Stato di Lucca, Archivio Sardini, cart. 128, f. 85 bis): "Io la avevo fatta comparire nel disegno che conservo un avanzo di una casa antica decorata sul gusto dei toscani da un portico di due colonne e due pilastri che sarebbe da Vitruvio chiamato distilio in antis. Ma l'antichità che l'aveva in parte distrutta lasciando però un residuo di manifesti segni della sua costruzione avea dato luogo a ricostruire sopra il movimento dell'antico un portico nuovo capricciosamente a mezzo sesagono con quattro archi che si appoggiano sopra l'unica colonna superstite. Questi archi due per due poco divergenti servono a diverse combinazioni di volte, e muovono dal muro nuovo o da piccoli pilastri piantati sui sodi antichi. Nell'atto che questo portico nuovo da nella sua totalità un buon generale d'euritmia alla facciata portando sopra di se una fabbrichetta più alta, lascia di sotto per via di questi archi la necessità di trovar la porta principale fuor del mezzo della casa e da luogo a tanti accidenti di lumi di terrazzi di altezza diversa nei due lati della fabbrica da accomodare perfettamente per l'interno e produrre a giudizio mio una straordinaria vaghezza". Al momento non sono stati reperiti dati sulla costruzione della villa e sul suo stato attuale.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Dallaj, Arnalda (2007)
Aggiornamento: Dallaj, Arnalda (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-26628/
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