Pianta del piano terreno di palazzo Sternberg a Praga
Martinelli, Domenico
Descrizione
Autore: Martinelli, Domenico (1650-1718)
Cronologia: 1692
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite, inchiostro a penna, acquerello
Misure: 680 mm x 930 mm
Descrizione: disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro nero utilizzando tiralinee e compasso; acquerello grigio nello spessore delle nuove murature; leggere campiture di acquerello giallo nello spessore dei muri dell'edificio preesistente. Il disegno è tracciato su supporto di carta avorio composto da due fogli incollati
Notizie storico-critiche: Grazie alle raccomandazioni dei suoi committenti viennesi, e ai loro stretti rapporti con la Boemia, Martinelli ottiene presto l'incarico di progettare il palazzo del conte Wenzel Adalbert Sternberg a Praga, che doveva sorgere in luogo di un edificio preesistente. Il fatto che da tempo si sapeva che Martinelli si era occupato di questo edificio, unito al fatto che, il palazzo realizzato successivamente, presenta chiari rapporti con il barocco viennese, fu considerato come opera sua, e creò un'immagine errata del suo stile. Il ritrovamento dei disegni originali dell'architetto, dimostrano che egli stava lavorando a questo progetto, a Vienna, già dal 1692, progetto che però non fu realizzato, e il palazzo completato in seguito da G.B. Alliprandi, intorno al 1697, si collega solo indirettamente al Martinelli. Nel 1690 il conte Sternberg acquista la parte più ampia del terreno edificabile nel Hradschin, un lotto dalla forma stretta e allungata. Martinelli dovette quindi collocare gran parte degli ambienti nelle ali posteriori dell'Hirschgraben, poiché la stretta facciata sul Hradschin, non permetteva alcuna successione rappresentativa degli spazi. La pianta del piano terra (che riporta in acquerello giallo le strutture dellÂ'edificio preesistente) si sviluppa simmetricamente lungo lÂ'asse longitudinale del lotto, che prevede, in sequenza, il vestibolo, fiancheggiato da corridoi e articolato con doppia fila colonne, il lungo cortile, la sala terrena e la sala aperta sul giardino. La scala a doppia rampa a sinistra del vestibolo, collegava il piano terra con lÂ'antisala e la sala di rappresentanza al primo piano. Gli ambienti destinati alla residenza di sviluppavano attorno al cortine dÂ'onore, e nel corpo di fabbrica retrostante con terrazza panoramica. Nella facciata che dà sul piazzale del Hradschin, Martinelli introduce il suo motivo dei risalti angolari, non così accentuati come negli altri esempi, ma schematizzati, adattandoli a una costruzione che, per posizione e proporzione, non è idonea. Il disegno della corte principale ricorda il romano palazzo Altieri, mentre, per la corte aperta sul ripido pendio verso l'Hirschgraben, per la cui realizzazione erano state necessarie delle enormi sottostrutture, è adottato lo schema a tenaglia. Possiamo datare con precisione questo progetto grazie ad una lettera, relativa a "Scandagli per il Palazzo di Praga del S. Vinceslao Adalberto Conte di SternbergÂ' a die 3 dicembre 1692" (Biblioteca Statale di Lucca, ms. n. 1856, f. 18), indirizzata al capocantiere Martino D'Allio, allora impegnato nella costruzione del Palazzo Czernin a Praga. Probabilmente si tratta di una "progettazione a distanza", ideata alla scrivania di Vienna, senza conoscere la morfologia del sito, dato che non vengono considerati né il terreno scosceso, né le strutture della precedente costruzione.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Resmini, Monica (2007)
Aggiornamento: Resmini, Monica (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-26683/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).