Pianta del primo piano del palazzo Kolowrat a Praga

Martinelli, Domenico

Pianta del primo piano del palazzo Kolowrat a Praga

Descrizione

Autore: Martinelli, Domenico (1650-1718)

Cronologia: post 1701

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / grafite, inchiostro a penna, acquerello

Misure: 717 mm x 492 mm

Descrizione: disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; è eseguito a inchiostro nero utilizzando tiralinee e compasso; campiture di acquerello grigio nello spessore dei muri; inchiostro rosso per il disegno del lotto di terreno; il disegno presenta una marginatura a inchiostro nero ed è tracciato su supporto di carta avorio

Notizie storico-critiche: Il presente disegno era elencato con il n. 41 nella "Spiegazione de Numeri" del secondo tomo con la dicitura "Pianta per un palazo al signore conte di Colevret", è stato poi inserito nella legatura del tomo IX assemblato dal marchese Sardini. Nel 1701 il conte Kolowrat aveva acquistato un ampio terreno sul lato corto dell'allora Spornergasse (oggi Nerudova) a Praga. Su questa area edificabile già il precedente proprietario, il conte Slavata, voleva far costruire un nuovo grande palazzo, per il quale alcuni architetti, Caratti, Mathey, Maderna, avevano presentato dei progetti definitivi. È molto probabile, anche se non certo, che il conte Kolowrat abbia successivamente richiesto nuovi progetti ad altri professionisti. Ciò che sappiamo è che il Martinelli, nel settembre del 1702, è impegnato in "un progetto di una pianta per il conte di Kolowrat della sua casa di Praga", sicuramente autorizzato dal Kaunitz. Nel gennaio del 1703 il Martinelli soggiorna a Praga in compagnia del Bitterpfeil (il 27 gennaio 1703, Bitterpfeil porta al conte Kaunitz i ringraziamenti da parte del conte Kolowrat per aver permesso al Martinelli e a lui stesso di recarsi a Praga). Martinelli soggiorna presso il Kolowrat altre volte nel 1703 e 1704. Del progetto del Martinelli è rimasta solo la dettagliata pianta del piano nobile: qui l'architetto prevede una nuova costruzione sullo spazio indicato nel 1701 come "vuoto", e un corpo di fabbrica posteriore, dove si trovava, e tutt'ora si trova, la struttura rinascimentale di Palazzo Thun, ancora oggi ben conservata, e che fu rimodernata solo nel 1678. Sulla facciata principale Martinelli prevede due corpi laterali a quattro assi, sporgenti, (soluzione simile alla facciata est del castello di Austerlitz,). Tra questi, in posizione rientrante, è inserita la zona centrale a cinque assi, con un andamento leggermente convesso, con qualche analogia con il suo progetto per il castello di Düsseldorf (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,99 e 9,100). Una variante a questo schema, si ritrova nella facciata posteriore: qui i blocchi angolari sono più stretti e la parte centrale, a sette assi, aggetta in modo più evidente. A questa fa riscontro lo sviluppo concavo delle scuderie ricavate in un piccolo spazio. L'articolazione degli ambienti interni è semplice e fortemente simmetrica, e ancora una volta, ricorda il progetto per il castello di Düsseldorf. Dalla pianta non si capisce come sia stato considerato il dislivello del terreno che scende ripidamente sulla Spornergasse. L'ampliamento sul lato sinistro (in una costruzione ad arco a sesto acuto che conduce oltre lo stresso passaggio) dovrebbe costituire un collegamento diretto con la chiesa teatina, nella quale il conte Kolowrat aveva un oratorio privato, cosa che spiegherebbe l'assenza di una cappella all'interno del palazzo. Il progetto del Martinelli non fu realizzato. Già nel 1706 viene menzionato un nuovo progetto commissionato a Santini-Aichel, poi realizzato nel 1716. Le destinazioni d'uso inserite dallo stesso Martinelli nel disegno si limitano a pochi locali, in particolare viene sottolineata la sequenza sull'asse di simmetria di sala, galleria, cortile e sala, e il rimando, nel collegamento della sala con la galleria tramite due scale monumentali, alla soluzione del Gartenpalais di Rossau.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Resmini, Monica (2007)

Aggiornamento: Resmini, Monica (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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