Pianta parziale e sezione longitudinale della chiesa dei Carmelitani Scalzi a Varsavia
Gisleni, Giovanni Battista
Descrizione
Autore: Gisleni, Giovanni Battista (1600-1672)
Cronologia: 1650 - 1656
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite, inchiostro a penna, inchiostro a pennello, acquerellatura, acquerello
Misure: 535 mm x 411 mm
Descrizione: disegno in scala che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite; eseguito a penna con inchiostro bruno utilizzando tiralinee, compasso e mano libera nelle parti ornamentali; le ombreggiature e i dettagli sono precisati con acquerellature di inchiostro bruno; acquerello grigio negli sfondati delle finestre, giallo nello spessore delle murature; il disegno รจ tracciato su supporto di carta avorio
Notizie storico-critiche: Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Spaccato di Chiesa".
Il disegno si riferisce alla chiesa dei Carmelitani Scalzi di Varsavia, progettata da Giovanni Battista Gisleni (tradizionalmente attribuita a Costante Tencalla e realizzata secondo un altro progetto), in un periodo imprecisato compreso tra i sui due viaggi romani del 1650 e 1656 data l'inedita articolazione della pianta e della facciata, basata sulla conoscenza diretta della contemporanea produzione romana (Bevilacqua 2001, p. 622). L'attribuzione al Gisleni, fatta da Mossakowski (1997) si basa sulla comparazione della facciata inv. 1,54 con quella raffigurata nel frontespizio della raccolta di disegni predisposta dallo stesso Gisleni intitolata "Vari disegni d'architettura inventati e delineati da Gio. Battista Gisleni romano architetto delle MM.ta e Ser.mo Principe di Polonia e Svetia", conservata al Sir John Soane's Museum di Londra.
Alla chiesa dei Carmelitani vanno riferiti anche i disegni in Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 1,43 e 1,54.
La pianta della chiesa (cui vanno riferite la sezione e la facciata inv. 1,43) riprende alcune caratteristiche tipiche delle fondazioni carmelitane, quali l'impianto a navata unica e l'assenza di cupola. Le cappelle laterali sono tra loro comunicanti creando una sorta di corridoio che sfocia, tramite un passaggio diagonale, nel braccio del transetto. Da qui una porta immette in un piccolo vano da cui partono le scale a chiocciola che salgono ai cori. Alle spalle della parete dell'altare maggiore, si sviluppa uno stretto corridoio che conduceva presumibilmente ad un convento (Mossakowski 1997).
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Resmini, Monica (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-26781/
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