Cantoria d'organo
ambito romano
Descrizione
Ambito culturale: ambito romano
Cronologia: post 1550 - ante 1650
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite, inchiostro a penna, acquerellatura, stilo
Misure: 476 mm x 375 mm
Descrizione: disegno in scala che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite, è tracciato con inchiostro bruno utilizzando tiralinee e compasso; ombreggiature a inchiostro bruno acquerellato; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio pesante
Notizie storico-critiche: Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Organo".
Il foglio in esame riporta la rappresentazione della metà destra di una cantoria, ossia una struttura lignea decorata ad intaglio per canne d'organo, essendo la sinistra probabilmente speculare. Diversi artisti si occuparono della progettazione di cantorie di questo tipo per le chiese tra il XVI secolo e il XVIII secolo; tra di essi ad esempio Giovanni Battista Montano, di cui sono presenti disegni all'interno del tomo V della Collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli invv. 5,28; 5,53; 5,55 e 5,56) che però non sembrano avere caratteristiche affini a questo.
La struttura intera è composta da tre campiture ad arco, di cui le laterali, più basse, sono completate superiormente da un frontone curvilineo spezzato inframmezzato da una conchiglia appoggiata alle volute di un cartiglio, mentre quella centrale, più alta, termina con una trabeazione che si evolve al culmine dell'arco nella voluta di un cartiglio su cui poggia la testina di un cherubino che sostiene un vaso di fronde. La struttura è oltremodo decorata con drappi sottesi tra volute o testine di cherubini, che fungono da sostegno degli elementi su cui sono impostati gli archi e ghirlande di nastri e motivi vegetali che scendono lungo gli elementi verticali della struttura. Anche le canne dell'organo riportano una decorazione nella parte mediana: una testina di cherubino con ali spiegate per le canne laterali e una figura intera di cherubino che suona un violino, appoggiato a un festone di fronde, per le canne centrali. Il disegno è da porre in relazione con un altro interno al tomo I della presente Collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 1,73).
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Caspani, Licia Anna (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-26787/
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