Pianta, sezione e vista prospettica di mulino di drenaggio olandese
Martinelli, Domenico
Descrizione
Autore: Martinelli, Domenico (1650-1718)
Cronologia: post 1694 - ante 1699
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / inchiostro a penna, acquerello
Misure: 382 mm x 265 mm
Descrizione: disegno in scala, eseguito con inchiostro bruno, con tiralinee e compasso; acquerello rosa scuro per la muratura, azzurro per l'acqua, marrone chiaro e azzurro-grigio per ombreggiature; il disegno è impaginato con sezione sovrapposta alla pianta e vista prospettica a lato; è tracciato su carta pesante imbrunita e presenta una marginatura a inchiostro bruno da cui sborda una parte del disegno nella parte inferiore
Notizie storico-critiche: Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Molinello per disseccar terreni".
Il disegno, che rappresenta un mulino olandese di drenaggio, come specificato anche nella titolazione inserita dall'autore, è attribuito da Hellmut Lorenz a Domenico Martinelli, che durante il suo soggiorno in Olanda tra il 1695 e il 1698 avrebbe compiuto studi sulle macchine in uso in quel paese. La grafia del disegno e delle iscrizioni sembrano confermare questa ipotesi.
Si potrebbe trattare quindi della riproduzione di un manufatto da lui visto in questo paese, da conservare come esempio o da proporre come modello.
L'iscrizione "Rijnland Moat" poco leggibile perché quasi completamente cancellata e comunque l'utilizzo della scala grafica in "Piedj del Reno", indicano che il mulino doveva trovarsi in una località nei pressi di questo fiume.
Il mulino sembra appartenere al tipo denominato "wipmolen" (ad albero di trasmissione cavo), il più antico mulino impiegato nell'opera di drenaggio dei polders, che deriva dal cosiddetto "post-molen" e che è stato impiegato a partire dall'inizio del XV secolo. Il disegno ne riporta le sezioni in pianta e in alzato e una vista prospettica.
La costruzione è composta da una base fissa di forma piramidale, con struttura in legno rivestita di assi, che si erge su un basso basamento quadrato in muratura e da un corpo rettangolare superiore più piccolo, sempre in legno e con copertura arrotondata, che poggia e gira su questa base sotto la spinta impressa dal vento alle pale applicate anteriormente. Questo corpo superiore accoglie i meccanismi di trasmissione dell'energia eolica, ossia le ruote dentate che imprimono il moto generato dal vento sulle pale esterne a un'asta verticale che attraversa la base piramidale e tramite un ulteriore sistema di ruote dentate consente a una ruota dotata di palette e immersa in una canaletta, di raccogliere l'acqua da prosciugare e convogliarla in appositi canali.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Caspani, Licia Anna (2008)
Aggiornamento: Caspani, Licia Anna (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-26830/
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