Prospetto di gabinetto
Montano, Giovanni Battista
Descrizione
Autore: Montano, Giovanni Battista (1534 ca.-1621)
Cronologia: post 1590 - ante 1621
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite, inchiostro a penna, acquerellatura
Misure: 247 mm x 344 mm
Descrizione: disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite con tiralinee e compasso; è eseguito a inchiostro bruno a penna, in parte a tiralinee e in parte a mano libera; i dettagli decorativi, eseguiti a mano libera, sono precisati con acquerellature di inchiostro bruno che definiscono anche le ombreggiature; nella zona inferiore del foglio è impostata una parte di disegno a grafite; il supporto è di carta pesante avorio
Notizie storico-critiche: Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Gabinetti" con la definizione "3 come sopra con bassorilievo" [si legga: in due maniere con bassorilievo].
Il progetto qui rappresentato sembra essere una variante meno elaborata del disegno di cui all'inv. 5,2 della presente collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli). Il manufatto ligneo, a due piani sormontati da un elemento centrale conclusivo, è inserito da L. Fairbairn tra gli armadi o i tabernacoli di Giovanni Battista Montano (Fairbairn, 1998 vol. II, Appendix 8, p. 771). L'attribuzione a Montano non è indicata da V. Pracchi (Pracchi, 1991 p. 12), probabilmente per il tratto sommario con cui sono delineate a penna le figure e la struttura stessa, da cui traspare la sottostante costruzione a grafite. Si tratta probabilmente di uno studio preliminare dell'oggetto.
L'interpretazione del soggetto non è immediatamente percepibile. La definizione di "gabinetto", assegnata da Sardini e ripresa da V. Pracchi, si riferisce a un piccolo mobile o stipo; la definizione di "tabernacolo" non sembra applicabile per la mancanza di elementi iconografici che evochino l'immagine del SS. Sacramento o di Cristo.
Nello stesso disegno sono presentate due versioni divise dalla mezzeria, che differiscono sia nel dimensionamento delle parti, sia negli apparati decorativi. Seguendo il confronto tra le due parti ai diversi livelli, si nota che nella zona inferiore entrambe le soluzioni presentano sopra il basamento, un unico sostegno per la trabeazione soprastante, che a sinistra è risolto con una parasta parzialmente riquadrata che termina in un mascherone con volute laterali e pendente vegetale che scende dalla bocca, mentre a destra è rappresentato da un'erma con le braccia incrociate sul petto. La campitura centrale vuota, più ampia e riquadrata a destra, presenta un unico motivo vegetale con volute e pendente al centro (un giglio?).
Sopra la robusta e sporgente trabeazione è impostata l'alta zoccolatura riquadrata del secondo livello, dove la composizione si differenzia perché a sinistra è ripartita tramite due colonne corinzie in una campata laterale con edicola sormontata da una riquadratura, mentre a destra sono previste due colonne libere su piedistallo impostate a L sullo spigolo. La campata centrale si presenta a sinistra con riquadrature decorate che circondano quella vuota centrale, mentre a destra prevale la riquadratura centrale più ampia, in cui è rappresentata una scena di battaglia con cavalleria, circondata da una cornice a decori angolari. Una ulteriore trabeazione con cornici articolate sostiene l'elemento centrale conclusivo, costituito da un corpo rettangolare riquadrato, che termina con un frontone triangolare, sovrastato da un angelo su piedistallo. Al centro della trabeazione è uno stemma gentilizio con elmo sovrastato da corona e sorretto a sinistra da un angelo. Le due versioni si differenziano nelle due volute laterali di sostegno del corpo conclusivo e negli elementi decorativi a lato: una statua su piedistallo a sinistra e un'urna fiammeggiante a destra.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Caspani, Licia Anna (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-27023/
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