Candelieri
Montano, Giovanni Battista (attribuito)
Descrizione
Autore: Montano, Giovanni Battista (attribuito) (1534 ca.-1621)
Cronologia: 1590 - 1610
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / grafite, inchiostro a penna, inchiostro a pennello
Misure: 420 mm x 837 mm
Descrizione: disegno che conserva tracce della preliminare costruzione a grafite è eseguito con inchiostro bruno e matita rossa a mano libera; le ombreggiature e i dettagli sono precisati con acquerellature di inchiostro bruno; il supporto sul quale è tracciato è di carta avorio composto da due fogli incollati
Notizie storico-critiche: Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini, il disegno viene iscritto nel paragrafo "Candelieri" con la definizione "6 col fusto rotondo". L'attribuzione del disegno a Giovanni Battista Montano fatta da Valeria Pracchi (1991, 2a parte) su segnalazione di Anna Bedon, è confermata dalla Fairbairn (1998, p. 770). Il foglio mostra due candelieri tracciati con inchiostro e un terzo, appena abbozzato, con matita rossa al centro del foglio. Il candeliere di sinistra si imposta su un tripode con volute angolari raccordate al centro da una testa di cherubino; due basi con profili curvi sorreggono un nodo a vaso ornato con teste di cherubino ed elementi vegetali sul quale si imposta il balaustro su cui è appoggiata la padellina con sgocciolatoio. Il candeliere di destra è retto da un tripode su zampe leonine sormontate da doppie volute angolari che terminano con motivi floreali; le volute incorniciano uno specchio delimitato da una cornice entro la quale è scolpita una figura. Su una base rastremata verso l'alto è posto un nodo a vaso dotato di manici e testa di cherubino, con superiore balaustro che verso l'alto è ornato da nastri intrecciati. Il fusto si svasa poi in un disco su cui sono appoggiati la padellina e lo sgocciolatoio. Il candeliere disegnato a matita rossa è molto simile a quello di destra, le uniche varianti riguardano la forma della base del nodo e del balaustro. Questa tipologia di candeliere riflette la struttura stabilita nel corso del XVI secolo, poi perpetratasi fino al XIX, che prevede un'ampia base con volute angolari, spesso arricchite da elementi scultorei, con fusto a balaustro scandito da un grande nodo centrale. Dalla fine del XV i candelieri compaiono in diversi repertori dedicati agli oggetti antichi, utilizzati abitualmente come modelli da pittori e scultori. Il presente disegno, che associa elementi desunti dall'antico a soluzioni nuove, rientra a pieno titolo nel repertorio tipologico, formale e ornamentale di Montano. Altri esempi di candelieri assegnati a Montano si trovano nell' "Album di Antonio Garcia Reinoso" conservato presso la Biblioteca Nacional di Madrid (AB 896, 902, 930) e nella "The Leonora Hall Gurley Memorial Collection" dell'Art Institute of Chicago (1922.3058).
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Resmini, Monica (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-27026/
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