Decorazione di soffitto

ambito centro italiano

Decorazione di soffitto

Descrizione

Ambito culturale: ambito centro italiano

Cronologia: 1675 - 1699

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / matita nera, inchiostro a penna, acquerellatura, acquerello

Misure: 327 mm x 457 mm

Descrizione: disegno eseguito a mano libera a inchiostro bruno a penna; le ombreggiature sono precisate con acquerellature di inchiostro, i dettagli con acquerelli colorati e l'accenno di sfondo con acquerello azzurro; presenta tracce di costruzione a matita nera; il supporto è carta avorio; sul foglio si osservano inoltre tracce di grafite non pertinenti

Notizie storico-critiche: Nell'"Indice" del tomo nel quale il marchese Giacomo Sardini lo aveva rilegato, il disegno viene definito: "Disegno di soffitto". Il foglio sembrerebbe costituire l'esercitazione grafica di un pittore da poco avviato allo studio della quadratura. La scarsa esperienza dell'autore può evincersi dalla resa insicura delle strutture architettoniche e degli elementi decorativi, la cui tridimensionalità non emerge appieno a causa delle difficoltà incontrate nella definizione dei passaggi chiaroscurali, e nella sproporzione che connota alcuni particolari, come il putto che sostiene il drappo di tessuto sospeso sul medaglione poggiante sulla mensola in basso a destra. Si ricorda che molti quadraturisti, o aspiranti tali, possedevano disegni di Mitelli e Colonna o ne copiavano gli originali per impratichirsi e formare un repertorio di invenzioni da utilizzare o riadattare mischiando le diverse soluzioni compositive e illusionistiche. Al momento non è possibile specificare su quale opera grafica o ad affresco sia basata l'esercitazione eseguita sul foglio in esame, al quale può essere accostato il disegno n. inv. 8,33 recto della Collezione Sardini Martinelli, riferibile allo stesso artista che poté realizzarlo in una fase più avanzata del proprio percorso professionale. Entrambi i fogli presentano alcune analogie, soprattutto per i tipi somatici dei putti, con lo studio, di autore anonimo, per un cartouche sormontato da quattro angeli e dalla sigla greca che significa Madre di Dio, simbolo dell'ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, fondato da San Giovanni Leonardi nel 1574, che a Lucca aveva sede nel monastero di Santa Maria Corteorlandini. Si tratta della carta 38 del ms. 1855 (Disegni di sacri arredi, utensili ecc. riguardanti la Chiesa e Convento di S. Maria Corteorlandini e sue pertinenze) della Biblioteca Statale di Lucca, proveniente appunto dalla libreria dell'ordine dei Chierici Regolari.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Betti, Paola (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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