Scenografia per il Lucio Vero o "Il Vologeso"

Bibiena, Francesco ((?))

Scenografia per il Lucio Vero o "Il Vologeso"

Descrizione

Autore: Bibiena, Francesco ((?)) (1659-1739)

Cronologia: ca. 1719

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / inchiostro a penna, acquerellatura, grafite

Misure: 241 mm x 384 mm

Descrizione: disegno eseguito a mano libera e con tiralinee a inchiostro bruno a penna; le ombreggiature sono precisate con acquerellature di inchiostro; presenta tracce di costruzione a grafite e marginatura a penna; il supporto è carta avorio

Notizie storico-critiche: Nell'"Indice" del tomo nel quale il marchese Giacomo Sardini lo aveva rilegato, il disegno viene definito: "Prospettiva scenica". Questo studio corrisponde, seppure in controparte, al settore sinistro del disegno inv. n. 310 del Museu Nacional de arte antiga di Lisbona (disegno a penna acquerellato a seppia, mm 315 x 282: scheda di autore non indicato, in Desenhos dos Galli Bibiena. Arquitectura e Cenografia, catalogo della mostra, Lisboa 1987, scheda 37, p. 51 e scheda di autore non indicato, in Meravigliose scene. Piacevoli inganni. Galli Bibiena, catalogo della mostra (Bibbiena), Arezzo 1992, scheda 24, p. 152), eseguito nel 1719 da Francesco Galli Bibiena in preparazione della scenografia con "Anfiteatro pomposamente ornato" dell'opera Lucio Vero o il Vologeso (primo atto, scena terza). Il foglio portoghese spetta quindi a un membro della famiglia di pittori, architetti e scenografi teatrali, originaria di Bibbiena in Toscana, e attiva, con grande successo, non solo in Italia, ma anche nelle principali corti europee. Rispetto alla versione di Lisbona, che nella parte destra presenta una diversa proposta per la stessa scenografia, il disegno milanese mostra alcune varianti tanto da far pensare non ad una copia pedissequa ma piuttosto ad un pensiero, già abbastanza ben definito nelle linee e nei motivi decorativi principali, prodotto in una fase non troppo avanzata dell'elaborazione progettuale. Realizzato con sicurezza e velocità di tocco - seppure con qualche approssimazione nella resa prospettica di alcuni particolari, come la volta della galleria semicircolare in secondo piano - mediante la successione di diversi livelli spaziali, la complessa costruzione architettonica riesce a ingannare l'osservatore dandogli l'illusione della profondità. Nel disegno si riconoscono molti elementi strutturali e decorativi ricorrenti nei progetti bibieneschi, in particolare di Francesco e Giuseppe. Significativa riguardo all'interesse nutrito dal Sardini nei confronti delle creazioni dei membri della famiglia Bibiena, è la dichiarazione che si legge in uno dei suoi manoscritti conservati nel fondo di famiglia presso l'Archivio di Stato di Lucca: "nella mia raccolta io ne possiedo di questo valentuomo [Carlo Galli Bibiena] dei Disegni diversi di architettura in prospettiva toccati ad acquarello di vari colori, e lumeggiati di biacca da' quali si può rilevare il suo valore anche nello stile della buona architettura ma piu nel far comparire quelle lontananze per le quali giunse egli a formare illusione nella gran sala del Principe di S. Severo" (Lucca, Archivio di Stato, Sardini 102, Studii e bozze per Opere d'Architettura, cc. sciolte e nn.). E' probabile che, tra gli altri, il collezionista alludesse anche a questo foglio quando decideva di assegnare al tomo VIII nel quale veniva rilegato il titolo "Disegni d'Ornato ed altro de Bibbiena, del Mitelli, del Colonna, e di altri Architetti e Pittori".

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Betti, Paola (2009)

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