Cartelle per arme papale e dettaglio decorativo
Montano, Giovanni Battista
Descrizione
Autore: Montano, Giovanni Battista (1534 ca.-1621)
Cronologia: ca. 1575 - ante 1621
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / inchiostro a penna, grafite, matita rossa
Misure: 165 mm x 243 mm
Descrizione: disegno eseguito con inchiostro bruno a mano libera sulla base della preliminare costruzione a matita rossa, con poche tracce a grafite eseguite con tiralinee; le ombreggiature sono a tratteggio a inchiostro a penna; è tracciato su carta molto imbrunita
Notizie storico-critiche: Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene raggruppato con altri sotto il titolo: "Cartelle per / armi di Gio. Batta Montani".
Il foglio presenta due cartelle per arme papali (di cui è raffigurata solo una metà essendo l'altra simmetrica) con un dettaglio decorativo a parte, disegnate da Giovanni Battista Montano. L'attribuzione di Giacomo Sardini è confermata dalla presenza di altri disegni quasi identici dello stesso autore raccolti in un album lasciato in eredità da Henri de Cambout, Duca di Coislin al Monastero di Saint Germain des Prés nel 1732 (MS Hb, 22 - 4°, ff. 103, 104, 107 consultati nei microfilm 9421, 9422, 9423), oggi conservato presso la Bibliothèque National de France a Parigi e segnalato da Lynda Fairbairn (Italian Renaissance Drawings from the Collection of Sir John Soane's Museum, London, 1998 pp. 770-771).
Si tratta di due soluzioni, di cui è rappresentato il solo lato sinistro con un accenno di completamento a matita rossa, che riportano variamente disposti e disegnati gli stessi elementi caratteristici delle insegne papali: la tiara, le chiavi (in questo caso ne appare una sola, ma il disegno è simmetrico) e il cordone con fiocchi che si snoda dentro e fuori dal cartiglio arrotolato in volute a contorno di uno spazio centrale vuoto. Nella prima cartella è aggiunta una testina di cherubino.
La tiara, copricapo liturgico di forma semi-ovale, era generalmente guarnita con tre corone d'oro, due nastri uscenti dalla parte posteriore e un pomello sormontato da una piccola croce sulla parte superiore (in questo caso omesso forse perché il disegno termina al limite superiore del foglio). Emblema primario del papato, rappresenta la dignità del sommo pontefice quale capo supremo della chiesa e sovrano dello Stato pontificio.
Le chiavi, una'oro e una d'argento disposte a croce di S. Andrea e legate da un nastro, con le impugnature verso il basso collegate dal cordone e i congegni di apertura a forma di croce rivolti verso l'alto, simboleggiano la giurisdizione, ossia la piena autorità del pontefice ad amministrare i tesori della Redenzione e ad insegnare con autorità la dottrina di Gesù.In particolare la chiave d'argento, posta a sinistra, simboleggia l'autorità del papato sulla terra, mentre la chiave d'oro a destra allude al potere che si estende al regno dei cieli.
Nella parte bassa del foglio è tracciato un dettaglio decorativo che riguarda probabilmente un altra cartella e che raffigura una maschera alata tra volute di cartigli.
Il disegno può essere correlato ad altri presenti all'interno della Collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli, invv. 8,95; 8,96; 8,97; 8,98; 8,100; 8,101) e in particolare sembra trattarsi di una variante per le soluzioni di cui al disegno seguente (Milano, Collezione Sardini Martinelli, inv. 8,100).
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Caspani, Licia Anna (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-27486/
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