Decorazione di un soffitto
ambito emiliano
Descrizione
Ambito culturale: ambito emiliano
Cronologia: 1775 - 1799
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / inchiostro a penna, acquerello
Misure: 337 mm x 460 mm
Descrizione: disegno eseguito con compasso, stilo e mano libera a inchiostro bruno a penna; le ombreggiature sono precisate con acquerello grigio; la marginatura è delineata a penna e acquerello grigio; il supporto è carta avorio: dal centro è stato ritagliato un cerchio al fine di incorniciare il disegno inv. 8,54
Notizie storico-critiche: Nell'"Indice" del tomo nel quale il marchese Giacomo Sardini lo aveva rilegato, il disegno viene definito: "Ornati del med.° [leggi: Giovanni da Udine]". Il riferimento a Giovanni da Udine proposto dal collezionista lucchese è plausibilmente motivato dall'apparente dipendenza dalla decorazione a grottesche diffusa all'inizio del Cinquecento nei lavori condotti dal pittore a fianco di Raffaello nelle Logge Vaticane, di cui il disegno in esame, costruito per esili e radi arabeschi che lasciano libera gran parte della superficie disponibile, fornisce un'interpretazione molto semplificata. Vi si scorge solo un vago riflesso dell'estrosità e dell'inclinazione al capriccio che connotano le creazioni di Giovanni da Udine, salvo che nelle minuscole testine collegate con un fiocco al nastro su cui scorrono campanelli, come palloncini sospesi ad un filo, questa si, una drolerie da grottesca. Il tessuto ornamentale, che denota una netta prevalenza dei vuoti sui pieni, consiste in elastici arabeschi quasi del tutto privi di intenti iconografici, fatta eccezione per le figurine che compaiono nella porzione superiore e inferiore del foglio. Vi si osserva una ripartizione dello spazio, attuata mediante sottili incorniciature, tipica delle tendenze decorative in voga alla fine del Settecento. Il disegno di forma pressoché quadrata (n. inv. 8,54 verticale0), arbitrariamente inserito al centro del foglio qui esaminato, dove a tal fine è stata praticata un'apertura circolare forse ad opera dello stesso marchese Sardini, risale a un'epoca precedente ed è forse databile al Cinquecento, anche sulla base dello stile grafico che impronta l'iscrizione "Gloria in ecelsis" riportata sul cartiglio retto dagli angeli.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Betti, Paola (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/4y010-27497/
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