Salotto
Ponti, Giovanni detto Gio Ponti; Lancia, Emilio
Descrizione
Denominazione: Sala da pranzo Domus Nova
Autore: Ponti, Giovanni detto Gio Ponti (1891-1979), Disegnatore; Lancia, Emilio (1890-1973), Disegnatore
Cronologia: 1927
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: legno di noce / verniciatura; ottone; pelle
Descrizione: Sala da pranzo realizzata in legno di noce con piedini e pomoli con corona circolare e piccoli capitelli ionici in ottone. E' costituita da undici pezzi: un mobile bar e due corpi sovrapposti, un tavolo da pranzo ovale su gambe di sezione quadrata rastremate verso il basso, sei sedie, un buffet a quattro ante un controbuffet a tre ripiani e un tavolino da tè.
Notizie storico-critiche: Con la Domus Nova Gio Ponti si proponeva di rinnovare il concetto e l'aspetto della casa medio-borghese: pezzi con finiture e materiali ottimi, mobili pratici ed eleganti e soprattutto a prezzi vantaggiosi. Si tratta di mobili dalle forme semplici, dalla sagoma leggera e aggraziata, studiati nei particolari, realizzati con legni stagionati e scelti, e vernici inalterabili, molto pratici con un'utilizzazione perfetta dello spazio. Per contribuire ad un rinnovamento della casa italiana, Gio Ponti semplifica i suoi modelli e crea nel 1927 con Emilio Lancia e con la collaborazione del pittore Giulio Rosso una produzione di arredi di serie per i grandi magazzini La Rinascente di Milano: la Domus Nova. Si trattava di quattro ambienti costituiti da una sala di famiglia, una sala da pranzo, una camera matrimoniale e una camera singola. Un arredamento che venne esposto alla III Mostra Internazionale delle Arti Decorative a Monza nel 1927.
Collezioni: Collezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sforzesco, Collezioni delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco
Collocazione
Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata
Credits
Compilazione: Filieri, Adriana (2006)
Aggiornamento: Albertini, Francesco (2024)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/5q030-00023/
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