Scrivania

Maggiolini, Giuseppe (attribuito)

Scrivania

Descrizione

Identificazione: composizioni floreali

Autore: Maggiolini, Giuseppe (attribuito) (1738-1814)

Cronologia: 1800 - 1809

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: legno / impiallacciatura in palissandro, intarsio in bosso, intarsio in legno di rosa; bronzo / doratura

Misure: 235 cm x 101.5 cm x 82.5 cm

Descrizione: Scrivania con 3 cassetti sui due lati e pannello centrale raffigurante un vaso a forma di faretra con fiori tra due volute di foglie di acanto; i fianchi sono ornati da una coppia di intarsi a motivi floreali.

Notizie storico-critiche: Poiché l'opera è simile a quella con inv. 391 schedata da Colle (1996) con il n. 121, si riportano le notizie storico critiche di quast'ultima [De Palma]:

Il Mezzanzanica nella sua biografia di Maggiolini (1878) riporta che l'arciduca d'Austria fra i vari mobili che si era fatto fare dall'ebanista possedeva pure una "magnifica scrivania" di cui egli conservava una parte dei disegni preparatori eseguiti dal Levati e raffiguranti un "gran bouquet di fiori, contornato a riquadro da eleganti fasce d'ornato" per il piano del mobile (o "coperto" come lo chiama il Mezzanzanica), mentre per la parte frontale e per i fianchi erano state previste decorazioni raffiguranti rispettivamente un "grazioso grottesco a volute raffaellesche" con al centro "un tableau di emblemi allusivi alla dignità reale, e ai doveri che, per lo meno, doveva avere" e un "grandioso W a cornucopie, ricchissime di fiori, frutta, monete e medaglie, che dovevan significare l'abbondanza, in cui si viveva allora". Di tale arredo, secondo quanto riporta il biografo, fu fatta una copia "perfettamente uguale" da collocare, a pendant dell'originale, ai lati del trono in occasione dell'allestimento del "gran salone del trono pel nuovo re d'Italia" la cui incoronazione avvenne nel 1805. Dalla descrizione del Mezzanzanica non è possibile identificare con certezza la scrivania in esame né in quella eseguita entro il 1796 dal Maggiolini per l'arciduca né tanto meno nell'esemplare approntato nel 1805 per l'incoronazione di Napoleone, visto che i mobili, resi noti dal Morazzoni presentano evidenti diversità sia nella struttura che nelle decorazioni. Oltre a non avere alcun tipo d'intarsio sul piano, la nostra scrivania reca al centro della parte frontale un pannello raffigurante un vaso a forma di faretra con fiori tra due volute di foglie d'acanto (di cui rimangono i disegni preparatori nel (Fondo Maggioliniano presso il Gabinetto dei Disegni delle Raccolte d'Arte ai nn. C308 e B480-481) anziché i citati emblemi "allusivi alla dignità reale"; i fianchi poi si ornano di una coppia di intarsi a motivi floreali che nulla hanno a spartire con le "grandiose" doppie V e cornucopie menzionate dal Mezzanzanica. Si suppone quindi che sia la scrivania delle Civiche Raccolte sia l'esemplare pubblicato dal Morazzoni siano delle repliche degli originali realizzate verso la fine del Settecento (o al più tardi entro il primo decennio del secolo successivo) dal Maggiolini per la corte o per qualche nobile committente ad essa legato.
Si aggiunge infine che i piedi torniti e scanalati dell'arredo recante all'interno la sigla "GMM" entro uno scudo (forse riferibile al Maggiolini), così come la ripartizione geometrica delle superfici impiallacciate e intarsiate, sono uguali a quelli presenti in un'altra scrivania pubblicata dal Morazzoni (tav. LVII).

Collezioni: Collezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sforzesco, Collezioni delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata

Credits

Compilazione: Colle, Enrico (1996)

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