Tavolo da gioco

Maggiolini, Giuseppe

Tavolo da gioco

Descrizione

Identificazione: strumenti musicali

Autore: Maggiolini, Giuseppe (1738-1814)

Cronologia: 1800 - 1809

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: legno / impiallacciatura in palissandro, intarsio in mogano, intarsio in acero, intarsio in legno di rosa, legno di bosso, legno di palissandro; bronzo / doratura

Misure: 80 cm x 40 cm x 80 cm

Descrizione: Tavolino da gioco con piano ribaltabile e gambe a sezione piramidale.

Notizie storico-critiche: l tavolini con inv. 655 e 1231 presentano sotto il piano i seguenti numeri: "1231"; "1018", cancellato con vernice azzurra; "1451" in vernice azzurra e "389", "390". Mentre gli ultimi due numeri si riferiscono ad un inventario della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Milano, i primi appartengono all'ultimo inventario sabaudo del Palazzo Reale di Milano (1911 circa) dove uno dei due tavolini, fin d'allora attribuito al Maggiolini, arredava il "Gabinetto da Toilette". Eseguiti dal Maggiolini, come l'esemplare con inv. 656, su commissione del governo milanese durante i primi anni dell'Ottocento, i tavolini riprendono, nei loro intarsi a motivo di trofei musicali, mazzi di fiori e tralci di foglie, alcuni dei motivi decorativi presenti nei disegni conservati nel Fondo Maggioliniano del Castello Sforzesco. In particolare i trofei con strumenti musicali derivano dai disegni inventariati ai nn. C202 e C203 che recano rispettivamente le seguenti scritte: "... un tavolino da gioco Luglio 1804 alla Villa Bonaparte a Ciceri Venezia 1805..." e "tavole da gioco alla Villa Bonaparte Luglio 1804, gran Caldo"; invece i fiori posti sugli angoli del contropiano furono ripresi da un disegno datato agli inizi del XIX secolo, mentre il motivo a tralci di vite intarsiato sulla fascia sotto il piano è stato tratto dal disegno inventariato C253 che reca al centro un riquadro con la scritta "Maggiolini". Si tratterebbe quindi di due tavolini da gioco eseguiti intorno ai primi anni dell'Ottocento per arredare le residenze reali milanesi in occasione della venuta di Napoleone e della successiva installazione della nuova corte del Beahurnais. Questo genere d'arredo, che nella forma piramidale delle gambe si rifa allo stile Luigi XVI, fu infatti apprezzato anche durante la Restaurazione: tavolini simili al nostro e appartenuti a Maria Luigia sono presenti fra quegli arredi di Palazzo Pitti, prelevati dai Savoia dalle residenze ducali parmensi dopo l'Unità d'Italia.

Collezioni: Collezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sforzesco, Collezioni delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata

Credits

Compilazione: Colle, Enrico (1996)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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