Cassone
bottega lombarda
Descrizione
Ambito culturale: bottega lombarda
Cronologia: ca. 1490 - ca. 1499ca. 1850 - ca. 1899
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: legno di noce / intaglio, intarsio
Misure: 209 cm x 53 cm x 83.5 cm
Descrizione: Cassoni decorato con pannelliintagliati e intarsiati "alla cetrosina" con motivi geometrici e fiori.
Notizie storico-critiche: Questo cassone è frutto di una ricomposizione effettuata con pezzi antichi dai fratelli Mora verso la fine dell'Ottocento. I fianchi, il coperchio e la parte inferiore del mobile sono infatti di fattura più recente rispetto agli archetti intagliati e alle tarsie ornamentali dei riquadri. Quest'ultime, assemblate in modo del tutto originale dai Mora, riprendono i motivi decorativi a toppo e a intrecci geometrici intarsiati, fra il 1488 e il 1491, da Cristoforo Lendinara nel coro della Sagrestia dei Consorziali del Duomo di Parma e assai diffusi in area emiliana anche durante la prima metà del Cinquecento. Alla bottega dei Mora sono dunque da assegnare, oltre ai due cassoni delle Civiche Raccolte milanesi, anche quello ora nella collezione Cini di Venezia, quello pubblicato da Heinrich Kreisel e Georg Himmelheber nel 1981e forse quello dipinto con le figure delle Virtù della collezione Bagatti Valsecchi che presenta alla base un analogo fregio intagliato ad archetti. Tale fregio si riscontra anche in un cassone conservato presso l'Accademia Carrara di Bergamo, nell'esemplare con gli stemmi della famiglia Parravicini ora a Southamton Hamps e alla base di una credenza già ritenuta di area veneta; mentre gli intarsi a motivi geometrici e floreali che decorano il nostro mobile compaiono pure in un cassone del Mu-seum of Fine Arts di Boston acquistato a Vienna nel 1930.
Collezioni: Collezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sforzesco, Collezioni delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco
Collocazione
Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata
Credits
Compilazione: Colle, Enrico (1996)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/5q030-00193/
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