Cassettone
Maggiolini, Giuseppe (bottega)
Descrizione
Identificazione: motivi vegatali e faretra con frecce e archi
Autore: Maggiolini, Giuseppe (bottega) (1738-1814)
Cronologia: ca. 1809
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: legno / impiallacciatura in palissandro, intarsio in acero, intarsio in mogano, intarsio in legno di rosa; marmo
Misure: 120 cm x 59 cm x 95 cm
Descrizione: Cassettone decorato al centro della parte frontale con un motivo a intarsio raffigurante una faretra con frecce tra due archi, da cui si sviluppano due doppie volute di foglie d'acanto terminanti in un mazzo di fiori.
Notizie storico-critiche: Acquistata dal Comune di Milano nel 1950 presso l'antiquario Subert, questa coppia di cassettoni si orna al centro della parte frontale di un motivo a intarsio raffigurante una faretra con frecce tra due archi, da cui si sviluppano due doppie volute di foglie d'acanto terminanti in un mazzo di fiori. Decorazione, questa, che fu riutilizzata dal Maggiolini anche per altri intarsi, come ad esempio quello presente sul fronte di un cassettone della collezione Meli Lupi di Soragna e, sostituita la faretra con una face, sul piano di un altro cassettone recentemente passato sul mercato dell'antiquariato. L'incorniciatura dell'intarsio centrale è invece molto simile a quella del cassettone di Palazzo Reale di Torino, datato dal Gonzàlez-Palacios entro il 1796.
Al gusto neoclassico si legano infatti il fregio sotto il piano (che un disegno preparatorio indica come in via di realizzazione nel 1809) e la composizione centrale raffigurante una faretra tra due archi da cui si diramano volute di foglie d'acanto terminanti in mazzi di fiori. Motivo quest'ultimo adattato dalla bottega del Maggiolini per decorare altri mobili, come ad esempio la coppia di cassettoni attualmente divisi tra la residenza della Malmaison e il Musée National de la Maison Bonaparte di Ajaccio, i fianchi del cassettone ora a Villa Carlotta e il piano della credenza pubblicata da Clelia Alberici. Le quattro piccole volute di foglie d'acanto terminanti in altrettanti fiori disposte agli angoli del pannello centrale si ritrovano in un disegno firmato da Cherubino Mezzanzanica e datato 1811, mentre per l'intarsio centrale esistono diverse varianti (Inv. nn. B418 e B360) di cui quella inventariata al n. C274 potrebbe essere servita per eseguire il lavoro.
Collezioni: Collezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sforzesco, Collezioni delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco
Collocazione
Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata
Credits
Compilazione: Colle, Enrico (1996)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/5q030-00593/
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