Arazzo
manifattura di Bruxelles
Descrizione
Identificazione: Perseo, Danao e Bellerofonte combattono contro belve
Ambito culturale: manifattura di Bruxelles
Cronologia: ca. 1560 - ca. 1565
Tipologia: tessuti
Materia e tecnica: lana / lavorazione a telaio; seta
Misure: 460 cm x 360 cm (intero)
Descrizione: In primo piano ci sono due figure maschili che combattono contro belve. Il guerriero di sinistra è identificato da una scritta intessuta sull'orlo inferiore della tunica: DANVS. Il personaggio di destra è identificato dalla scritta: PERSEVS intessuta sul fodero della spada. Davanti a Perseo vi è una belva che è l'immagine della Chimera. Fra gli animali in secondo piano sono identificabili un leopardo e una salamandra. Sulle pendici del colle, in fondo, vi sono un altro cacciatore alle prese con una fiera e un gruppo di uomini che fa sacrifici presso un'ara. A destra, entro un golfo marino rinchiuso da monti, vi è una nave ancorata verso la quale accorrono altri personaggi che trasportano pelli e spoglie di animali uccisi. Nelle bordure compaiono decorazioni vegetali e figure allegoriche: carità (bordi laterali), speranza, prudenza (bordo inferiore), sole e luna (angoli del bordo inferiore). La bordura superiore reca un'iscrizione racchiusa in una cornice accartocciata: DANAE VNA CV[M] FILIO CICILIAE APPVLIT BELLEROPHONTE AEQVITE/INVENIT IN DESERTO CV[M] BELVIS CERTATUR QVARVM MAGNAM/ MVLTITVDINE FRVSTO RVPIS NECAT PELLES NAVI I[M]PU[N]TUR SACRIFICATVRQ[VE].
Notizie storico-critiche: L'arazzo era parte di una serie in più pezzi raffiguranti le Storie di Perseo. Della serie sono noti due pezzi simili dal punto di vista stilistico e racchiusi da identiche bordure. Il primo, inedito, con Perseo in navigazione nella tempesta, già locato a Milton Abbey e passato in venidta nel 1932 (i costumi, le positure, i volti profilati delle figure sono gli stessi dell'arazzo milanese); il secondo pezzo, anch'esso inedito, è relativo alla Partenza di Perseo e Andromeda, già appartenente alla collezione del marchese Cadaval (Portogallo) e poi messo in vendita al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona (l'impostazione della scena e il paesaggio sono simili a quelli dell'arazzo milanese).
La conformazione del pezzo milanese fa sospettare che l'arazzo derivi da un cartone eseguito da due diversi pittori, il primo dedito alla raffigurazione del paesaggio e dei dettagli naturalistici e zoologici, il secondo alle figure in primo piano.
Vi sono affinità (rilevate da Roethlisberger e Stettler) per quanto riguarda le bordure e le scene rappresentate con la serie di arazzi delle Sette Virtù (Vienna, Berlino e Burgos) e quella della Storia della distruzione di Troia (Berlino, Berna, Burgos).
Altri paralleli possono essere instaurati con il gruppo delle Storie di Mosè (San Francisco) e con le Verdure con animali (Isola Bella, Collezione Borromeo).
Collezione: Collezioni delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco
Collocazione
Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata
Credits
Compilazione: Forti Grazzini, Nello (1984)
Aggiornamento: Garzillo, Benedetto (2015); Barbieri, Lara Maria Rosa (2021)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/5q070-00170/
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