Arazzo

Van Diepenbeeck; Wauters, Michiel

Descrizione

Identificazione: Storie di Marco Aurelio

Autore: Van Diepenbeeck (1596-1675), cartonista; Wauters, Michiel, arazziere

Ambito culturale: ambito di Anversa

Cronologia: ca. 1655 - ca. 1670

Tipologia: tessuti

Materia e tecnica: lana / lavorazione a telaio; seta

Descrizione: Nei quattro arazzi sono rappresentate scene della vita dell'imperatore Marco Aurelio. Particolare interesse rivestono le bordure dei quattro (sono uguali). Nelle cornici laterali vi sono due erme femminili. Davanti a quella di sinistra sono raccolti oggetti simbolici, soprattutto strumenti musicali ma anche una squadra, un compasso e altre carte. Ciò permetterebbe di qualificare quest'erma come un'allegoria della Musica o, per estensione, delle Arti Liberali. L'erma di destra probabilmente è da identificare con Minerva (con l'attributo dello scudo con una testa di Medusa); viene qualificata come l'allegoria della Guerra in quanto è raffigurata con molte armi. Sul lato superiore sono raffigurati due putti che reggono una tromba, una palma, un elmo, un libro e una fiaccola e pertanto sono simboli della Fama e nascondono una probabile allusione alla Gloria Militare che permette un esercizio libero delle Lettere. Nel bordo inferiore vi è un putto alato che regge due corni dell'abbondanza. Negli arazzi di maggiore dimensione vi sono anche rappresentati degli animali, con mera funzione decorativa.

Notizie storico-critiche: I quattro arazzi appartengono alla stessa serie: lo attestano le bordure praticamente identiche. Il sistema decorativo architettonico è comune nelle Fiandre del XVII secolo. Alcuni critici hanno interpretato le scene come appartenenti a storie di un imperatore romano non precisato, oppure a storie relative all'Imperatore Giustiniano. Il confronto invece con il Libro Aureo de Marco Aurelio Emperador pubblicato per la prima volte nel 1529 da Francisco Antonio de Guevara non lascia possibilità a dubbi. Non tutti i soggetti trovano spiegazione in queste edizione dell'opera (non conosciuta nella lingua originale, ma in due traduzioni italiane del 1556 e del 1581), bensì in una riedizione ampliata secentesca: il Libro Aureo de la Vida y Cartas de Marco Aurelio Emperador (Barcellona, 1647).
Come attesta la marca leggibile su due pezzi, questa serie fu tessuta da Michiel Wauters, uno dei più importanti arazzieri di Anversa del XVII secolo. Il cartonista è Abraham van Diepenbeeck, pittore tardo manierista, che si accostò allo stile di Rubens a partire dagli anni Venti. La fabbrica di arazzi di Wauters produsse diversi cicli di storie (Mosè, Apostoli, Nerone). Per il ciclo di Marco Aurelio, otto pezzi complessivi, sono noti tre disegni originali di Van Diepenbeeck, due dei quali relativi a soggetti presenti negli arazzi milanesi. Il ciclo, che perde il notevole vigore espressivo dei disegni, fu tessuto diverse volte da Wauters: almeno sette serie, che consentono di ricostruire gli otto pezzi originali (nessuna delle serie è completa). La fedeltà rispetto ai disegni originali e la presenza di bordure auliche ed elaborate portano ad ipotizzare che gli arazzi del Castello Sforzesco appartengano all'"editio princeps". Inoltre i nostri arazzi sono quelli in cui vi è una maggiore concordanza semantica fra scena e bordo (le altre edizioni i bordi hanno un carattere accentuatamente decorativo). Non è escluso che questi bordi fossero in qualche modo dipendenti dai disegni di Van Diepenbeeck riutilizzati da Wauters per la serie "Caccia di Diana" nella quale sono state individuate bordure uguali (Viale Ferrero). Se la serie milanese appartenesse all'"editio princeps", essa sarebbe stata realizzata entro il 1675, anno in cui è documentata l'esistenza di un'altra redazione. Per la datazione di questi arazzi, va comunque ricordato che la menzione documentaria più antica in merito cartoni per arazzi effettuati da Van Diepenbeeck è il 1670.

Collezione: Collezioni delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata