Arazzo
Shut, Cornelius
Descrizione
Identificazione: Aritmetica
Autore: Shut, Cornelius (1597-1655), incisore delle scene e cartonista
Ambito culturale: manifattura fiamminga
Cronologia: ca. 1665 - ca. 1670ca. 1675
Tipologia: tessuti
Materia e tecnica: lana / lavorazione a telaio; seta
Misure: 247 cm x 370 cm
Descrizione: La personificazione dell'Aritmetica è seduta e meditabonda osserva una tavoletta che regge nella mano destra. Al tavolo con lei sono seduti un giovane e un signore anziano e barbuto; essi sono intenti a contare delle monete che il giovane tiene fra le mani; allo stesso tempo leggono anche la tavoletta tenuta dall'Aritmetica. Dal tavolo sporge un foglietto su cui sono annotate delle operazioni di addizione o sottrazione. Per terra è uno scrigno da cui fuoriescono monete d'oro. Un puttino spunta dalla spalla destra dell'Aritmetica e si volge verso di lei. Nella parte alta dell'arazzo vi è un altro puttino che sta cancellando da una lavagnetta un'operazione di moltiplicazione. La scena si svolge all'interno di un edificio da cui è possibile osservare un paesaggio in lontananza.
Notizie storico-critiche: La scena dell'aritmetica (che riprende l'immagine che Ripa ne dà nell'Iconologia), si conforma alla tradizionale iconografica: in quanto arte utile alla vita civile, sopratutto in ambito finanziario, viene rappresentata immersa in una scena incentrata sul conto del danaro.
L'immagine è una copia in controparte dell'omonima incisione di Cornelius Shut con alcune modifiche come ad esempio la presenza di tre puttini e la loro differente collocazione all'interno della scena. Sono note sei repliche dello stesso cartone.
Collezione: Collezioni delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco
Collocazione
Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata
Credits
Compilazione: Forti Grazzini, Nello (1984)
Aggiornamento: Garzillo, Benedetto (2015); Barbieri, Lara Maria Rosa (2021)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/5q070-00194/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).