Frammento tessile
ambito copto
Descrizione
Denominazione: Frammento con uccello
Ambito culturale: ambito copto
Cronologia: post 400 - ante 599
Tipologia: tessuti
Materia e tecnica: lana / decorazione ad arazzo; lino / decorazioni ad arazzo; lino / tessuto ad arazzo
Misure: 15 cm x 15.3 cm (intero)
Descrizione: Il lacerto, in tela rada di lino con rigatura in indaco chiaro, è ornato da un uccello policromo reso in posizione abbastanza naturalistica, messa in risalto dal continuo profilo in porpora. L'uccello (forse una cincia) è presentato di profilo con testa rivolta verso destra, becco rosso leggermente aduncolo, occhio bianco contornato di scuro. Il corpo colorato di verde con i contorni della testa, il petto ed il sotto coda in giallo, presenta ala rossa con nervatura gialla profilata in basso, coda allungata verde e zampette rosse piegate. La tela è ulteriormente decorata da semi o boccioli di colore porpora e rosso.
Notizie storico-critiche: La resa naturalistica, che rende subito riconoscibile il soggetto rappresentato, è messa in evidenza, oltre all'impostazione grafica, dalla selezione cromatica che si basa su inusitati accostamenti brillati di estrema eleganza, tanto da poterli confrontare con le decorazioni musive bizantine. Gilda Rosa indica "il gusto per il colore" che crea "un effetto di grande armonia" e attribuisce il frammento in esame al VI-VII secolo. E' da sottolineare che la delicata policromia è una caratteristica dei tessuti ritrovati negli scavi effettuati nelle necropoli di Antinoe. Nell'ambito dei tessuti copti, uccelli simili spesso sono abbinati a semi, boccioli o fiori disposti in modo casuale a precisamente sistemati a scacchiera come si può osservare in un lacerto del Museo Archeologico di Firenze attribuito al V-VI secolo e proveniente da Antinoe (L. Guerrini, Le stoffe copte nel Museo Archeologico di Firenze, Roma 1957, pp. 47-48, 52, tav. XIII); lo stesso frammento è datato al IV-VI secolo dalla Del Francia Barocas (L. Del Francia Barocas, Antinoe cent'anni dopo, cat. mostra, Firenze 1998, p. 210, n. 271). Risconti stilistici, inoltre, si possono ossevare in un altro reperto conservato al Museo del Louvre, sempre ritrovato ad Antinoe, databile al V-VI secolo (R. Cortopassi, in "Antinoe cent'anni dopo", cat. mostra a cura di L. Del Francia Barocas, Firenze 1998, p. 199, n. 244). Fra i numerosi lacerti che presentano soggetti simili ricordiamo quelli sempre conservati al Louvre (P. Du Bourguet, Musée National du Louvre - Catalogue des étoffes coptes, I, Paris 1964, p. 209, E59; p. 235, E125) attribuiti all'VIII secolo; un frammento datato IV-VI secolo propone un uccello contornato da semi (A. Baginski, A Tidhar, Textiles from Egypte 4th.13th Centuries C.E., Tel Aviv 1980, p. 47, n. 22); un uccello in verde orna un frammento conservato in Vaticano (D. Renner, Die koptischen Textilien in der Vatikanischen Museen, Wiesbaden 1982, pp. 55-56, n. 16, tav.IV) attribuito al IV-V secolo e proveniente da Antinoe come un altro reperto databile al V secolo sempre conservato nella stessa raccolta (Ibidem. pp. 56-57, n. 17, tav. 16). Policroni uccellini incrociati simili ornano un frammento del Textile Museum di Washington (J. Trilling, The Roman Heritage. Textiles from Egypt and the Eastern Mediterranean 300 TO 600 AD, Washington 1982, p. 38, n. 15) datato al VI secolo. E ancora ricordiamo un altro frammento, nel quale l'uccello è voltato a sinistra, attribuito al IV-VI secolo (C. Nauerth, Die Koptischen Textilien der Sammmlung Wilhelm Rautenstrauch im Stadtischen Museum Simeonstifit Trier, Trier 1989, p. 160, n. VII. 203, T. 48); si segnala, inoltre, un reperto conservato presso le raccolte del Museo Poldi Pezzoli di Milano e datato all'VIII secolo (A. Zaccaria Ruggiu, Tessuti copti, in "Musei e Gallerie di Milano - Museo Poldi Pezzoli - Arazzi, Tappeti, Tessuti copti, Pizzi, Ricami, Ventagli", Milano 1984, n. 27, tav. 27).
Collocazione
Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata
Credits
Compilazione: Franco, Sara (2015); Peri, Paolo (2015)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/5q090-00039/
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