Frammento tessile
ambito copto
Descrizione
Denominazione: Doppio bordo decorativo con animali e figure umane
Ambito culturale: ambito copto
Cronologia: 400 - 599
Tipologia: tessuti
Materia e tecnica: lana / tessuto ad arazzo; lino / ricamo a navetta volante; lino / tessuto ad arazzo
Misure: 21 cm x 13.5 cm
Descrizione: La striscia decorativa, appartenuta presumibilmente alla parte inferiore di una manica di tunica in lino écru della quale restano poche tracce sui due lati lunghi e nella banda centrale, è di forma rettangolare ed è ornata da soggetti animali e figure umane.
Notizie storico-critiche: Una cornice dentellata, écru e porpora, è collegata da una semplice linea che si allarga verso i due estremi. Lateralmente il bordo è ornato da un mezzo orbicolo porpora abitato da un volatile, di colore écru, stilizzato reso di profilo e rivolto a destra. Da questo partono, in alto ed in basso, due rami con tralcio a sinistra che compongono quattro girali abitati: nel primo, entro un rettangolo écru con bacche stilizzate, trova collocazione un animale (cane) porpora reso di profilo, rivolto verso destra, con grande occhio, bocca aperta, quattro zampe e coda portata in alto, il tutto tracciato in modo stilizzato; il secondo girale accoglie una figura umana a mezzo busto, resa di fronte, con testa rotonda priva di capelli, occhi rotondi, naso e bocca assai stilizzati; il lungo busto è tratteggiato da segmenti orizzontali quasi a suggerire le costole di uno scheletro. Il terzo girale è abitato dal medesimo animale presente nel primo (cane), ma voltato verso sinistra. Il quarto girale accoglie la figura umana a mezzo busto già illustrata. Il mezzo orbicolo laterale destro accoglie un volatile, uguale a quello presente a sinistra, ma rivolto verso destra. La banda inferiore ripropone i soggetti presenti nella prima e disposti nella medesima sequenza, mentre nel reperto n. T 86 i soggetti animali e le figure umane nella banda inferiore si presentano alternati rispetto a quella superiore. L'insolita decorazione, non tanto per la composizione dei girali abitati che peraltro sono assai frequenti nella produzione copta a partire dal IV-V secolo, ma soprattutto per la resa della figura umana che sembra voglia rappresentare uno scheletro, forse un ermetico simbolo della morte. La resa stilizzata dei soggetti, la mancanza assoluta di volume, l'annullamento della classica organicità, la resa cromatica giocata sul colore naturale del lino e della lana color porpora, alcuni dettagli dei tratti somatici delle figure, suggeriscono la datazione proposta.
Collocazione
Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata
Credits
Compilazione: Peri, Paolo (2013); Vecchio, Stefania (2013)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/5q100-00060/
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