Vetro dipinto

ambito alto-atesino (?)

Vetro dipinto

Descrizione

Identificazione: CROCIFISSIONE DI CRISTO CON LA MADONNA, SAN GIOVANNI EVANGELISTA , SANTA MARIA MADDALENA E ANGELI

Ambito culturale: ambito alto-atesino (?)

Cronologia: post 1550 - ante 1599

Tipologia: vetri

Materia e tecnica: vetro dipinto a freddo; tempera / oro, lamina d'argento su vetro

Misure: 14.5 cm x 17.5 cm

Descrizione: Inserito in una cornice protettiva costituita da quattro elementi in legno di noce, ebanizzati e modanati da gole concave e convesse, assicurati ad una tavola in massello di abete che riveste il retro del vetro. Sulla tavola sono fissati con chiodini tre piccoli dischetti in sughero disposti a triangolo (di recente collocazione), che permettono un maggior stacco dalla parete d'appoggio.
Il soggetto rappresenta Cristo sulla croce, con a sinistra Maria avvolta da un ampio manto azzurro in atto di preghiera, al centro Maria Maddalena inginocchiata e stringente la croce, a destra San Giovanni che osserva la scena con volto dolente. Ai lati di Cristo due angioletti fluttuanti su nuvole raccolgono il suo sangue in calici e ai piedi della croce si trova un teschio. Sullo sfondo è accennato un paesaggio abitato con case e campanili e un cielo scuro decorato da stelline in lamina d'argento.

Notizie storico-critiche: Il dipinto di carattere popolare è interamente desunto ricalcando una xilografia tedesca del XV secolo, ma adattata in alcune sue parti: la Maddalena assume un'espressione di mesta rassegnazione, depurata da ogni esagerazione nordica; è stato eliminato ogni tipo di decorazione superflua; il fondale paesaggistico risulta parecchio semplificato. La resa pittorica è piuttosto elementare: i colori non sono stesi con particolare cura, la pennellata è piatta e inserita in aree contornate di nero. Si ipotizza un ambito di produzione alto-atesino.
L'incorniciatura non è mai stata manomessa. Solo l'antico gancio in ferro, attraverso cui il quadretto poteva essere appeso, è stato sostituito con un anello moderno. La presenza di alcune tracce di cera sulla parte inferiore della cornice fanno pensare ad un impiego devozionale dell'oggetto.
Sul retro è incollato un cartellino, in parte strappato, con bordo celeste, in cui, fino a pochi anni fa, era visibile un numero scritto ad inchiostro nero "3867", oggi totalmente scomparso: forse il numero inventariale di una precedente collezione di appartenenza o, più semplicemente, del venditore.
La xilografia è commentata e descritta da W. L. Schreiber , "Handbuch Der Holz-Und Metallschnitte Des XV. Jahrhunderts", vol. II e VIII 1926 (ristampa 1969). Qui è indicata come italiana e d'inizio Cinquecento. Invece nel "The Illustrated Bartsch 163" (supplemento) "German Single-Leaf Woodcuts Before 1500" (tavola 948) è indicata come di un anonimo artista tedesco. Entrambi i repertori riportano le misure: mm. 295x195.
Compreso nelle voci "48 ... n° 1 vetro cotto con cornice L. 50" dell'inventario 1941 e "85. Quadretto" dell'inventario 1944.

Collocazione

Provincia di Brescia

Credits

Compilazione: Abbiati, Arabella (2006)

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