Tanuki

produzione giapponese

Tanuki

Descrizione

Ambito culturale: produzione giapponese

Cronologia: post 1700 - ante 1871

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: bronzo / fusione a cera persa, patinatura

Misure: 4 cm x 5.5 cm x 9.5 cm

Descrizione: Statuina in bronzo di cane procione giapponese, tanuki, in posizione eretta, nella forma fantastica che prevede una lunga coda e ventre sporgente. Le gambe posteriori e la coda formano il sostegno.

Notizie storico-critiche: Questo piccolo oggetto è apparso nella Mostra d'Arte Industriale in Milano del 1874 al n. 886 del catalogo come "Orso che balla, piccolo bronzo giapponese antico". In realtà si tratta di un tanuki, animale simile al procione, ma della famiglia dei canidi (Nyctereutes procyonoides viverrinus), detto procione giapponese. Si riconosce per il ventre sporgente e il naso lungo e alzato, oltre che per la posizione eretta.
I tanuki nella mitologia del Giappone sono considerati esseri in grado di prendere le sembianze di cose o persone (in similitudine con le volpi, con le quali questi oggetti possono tra l'altro essere scambiati).
Poiché nella politura dell'oro si usava pelle di tanuki, esso si vendeva come portafortuna e prosperità, caratteristiche rimarcate dalla pancia prominente e dai grandi testicoli. Le statue di tanuki si trovano anche di fronte a templi e ristoranti. Qui nella forma con cappello conico a foglia e una bottiglia di sake nella zampa. In periodo Edo, questa creatura bizzarra, maliziosa e stravagante era adottata come simbolo di eccesso aristocratico e compariva davanti alle case di sake.
La tipologia dell'oggetto rientra in quella degli okimono, oggetti da esporre su una mensola sfalsata (chigaidana) o essere utilizzata come fermacarte (bunchin).

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Amadini, Pietro (2011)

Aggiornamento: Mazzeo, Eleonora (2020); Pettenuzzo, Serena (2020)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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