Nezha
produzione cinese
Descrizione
Identificazione: deità
Denominazione: Santaizi
Ambito culturale: produzione cinese
Cronologia: secc. XVIII/ XIX
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: bronzo / fusione a cera persa, laccatura, doratura; legno / intaglio, verniciatura; pigmento
Misure: 10 cm x 8.5 cm x 21 cm (Statuetta); 10 cm x 10 cm x 25 cm (Intero)
Descrizione: Piccola scultura in bronzo con base lignea di Santaizi o Nezha raffigurante la divinità nella forma di un bambino cinese. La giovane età si intuisce dal ciuffo frontale sulla testa rasata e dal vestito che indossa. La figura è nell'atto di incedere alzando il braccio destro e portando davanti quello sinistro. La figura, poggiante su un piedistallo a forma di zoccolo manca degli attributi che distinguono Santaizi: l'anello e la spada o la lancia. La superficie scolpita è laccata di rosso e poi dorata.
Notizie storico-critiche: Questa divinità, popolare in Asia orientale e soprattutto a Taiwan, si distingue in questo caso per la posizione del giovane e per le vesti. Talvolta è rappresentata con una o due ruote fiammeggianti sotto i piedi, le ruote di fuoco e di vento. In mancanza degli oggetti che reggeva fra le mani, la figura potrebbe essere confusa con la statuetta di Liuhai, la divinità taoista che reggeva fra le mani una fila di monete con le quali distraeva il rospo a tre zampe che l'accompagnava.
Nezha (skr. Nata) è citato nei racconti cinesi Xiyou jie (il racconto dello scimmiotto) e nel Fengshen Yanyi (L'investitura delle divinità). Nezha è chiamato anche Santaizi "il terzo figlio" perché in questi racconti compariva come figlio di Li Jing, divinità identificabile nel buddismo con il Guardiano del nord Vaisravana, Duo Wén Tian, uno dei re celesti, riconoscibile per la pagoda che regge in mano. Secondo la mitologia taoista Nezha avrebbe ucciso i figli del Re drago del Mare dell'Est, Donghai Longwang, mettendo nei guai il padre, ma decidendo di suicidarsi per salvarlo dalla vendetta del Re Drago. Il suo suicidio fu premiato per l'esempio di pietà filiale e Nezha fu riportato in vita come immortale. Come immortale taoista la leggenda vuole che abbia servito da generle sotto l'Imperatore di Giada Yu Huang o Yu Di. Da qui la presenza dello stendardo da combattente che porta sulla schiena nelle immagini di Taiwan.
Nezha con i suoi attributi e poteri protegge gli altari e per questo si trova accanto alle divinità di famiglia o dei templi. Nel buddismo è visto come protettore del verbo.
Collocazione
Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture
Credits
Compilazione: Amadini, Pietro (2011)
Aggiornamento: Antonini, Anna (2018); Di Marco, Rossella (2018); Mazzeo, Eleonora (2018)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c020-00481/
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