Maschera

Cultura Wanana Kobewa

Maschera

Descrizione

Ambito culturale: Cultura Wanana Kobewa

Cronologia: seconda metà sec. XX

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: fibra vegetale / legatura; corteccia / taglio, essiccatura, pittura; legno / taglio, sagomatura; pigmento nero / pittura

Misure: 155 cm (intero)

Descrizione: Maschera antropomorfa realizzata in corteccia battuta che riveste l'intero corpo del danzatore fino alle ginocchia. Il volto é dipinto con tratti realistici, mentre il corpo è decorato con motivi geometrici rettangolari e triangolari a bande nere e gialle, che simulano il manto di un animale. Si noti il trattamento della capigliatura, che riprende l'antico costume degli uomini di portare i capelli raccolti in un muccio o chignon. Sul fondo sono cucite delle lunghe frange in fibra vegetale. Il tutto é mantenuto in forma da supporti circolari in legno inseriti all'altezza della vita e in fondo alle maniche.

Notizie storico-critiche: oggetto prodotto all'interno di un gruppo di etnia Wanana Kobewa risiedente nel dipartimento di Caquetà in Colombia come appare nella documentazione di accompagnamento alla collezione.
Questo tipo di indumento è concepito come ricettacolo delle anime dei morti, incarnazione di essere mitici e spiriti creatori del mondo: compaiono dalla foresta verso le tre del pomeriggio, invadendo la maloca, per danzare fino alla mattina successiva, quando, nello spiazzo centrale dell'insediamento, queste maschere di corteccia vengono piantate su pali, annodate per mezzo delle maniche e bruciate. Solo alcune vengono conservate e riciclate come sacchi e contenitori, ma ad ogni festa dei morti ne devono essere confezionate di nuove.
Tutte le maschere rappresentano dei demoni, che hanno una grossa influenza sulla vita degli uomini: malattie e morte dipendono direttamente dalle azioni di questi spiriti buoni e cattivi. Per questo, alla fine dei rituali funerari, le maschere vengono bruciate, come avviene con le proprietà del defunto, in modo da garantire il non ritorno dello spirito che ha provocato la morte del consanguineo che si celebra. La maschera impersona i diversi demoni che nella simbologia indigena sono rappresentati da animali, della terra, dell'aria e dell'acqua, ciascuno con diverse caratteristiche e nomi e con la mimica che gli è propria. Al bruciare della maschera lo spirito se ne va nell' "aldilà delle maschere" (o Táku), sulle montagne o in un corso d'acqua.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Benozzi, Elisa (2006)

Aggiornamento: De Palma, Maria Camilla (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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