Liuto ad arco
Cultura popolare degli slavi meridionali
Descrizione
Ambito culturale: Cultura popolare degli slavi meridionali
Cronologia: sec. XX
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: legno, pelle, nylon
Misure: 16 cm x 6 cm x 67.5 cm
Descrizione: Il Gusle ha manico e cassa ricavati da unico legno, tutto decorato con incisioni (greche, cunei, ventagli, rami); tavola armonica in pelle, un pirolo; archetto.
Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: penisola balcanica.
Il gusle è lo strumento suonato dai cantori per l'accompagnamento del canto epico, viene utilizzato per preludi e interludi strumentali e per sostenere la voce. La radice del termine gusle è presente in tutte le lingue slave e indica vari tipi di strumenti a corde, ma solo nella ex Yugoslavia e in Bulgaria il termine indica un cordofono ad arco con una sola corda, raramente due. Nel gusle il risuonatore e il manico sono ricavati da un solo blocco di legno, in genere acero. Il risuonatore può essere ovale, a forma di foglia, rotondo o piriforme e ha spesso la forma di cucchiaio, per questo è denominato kusalo ("cucchiaio"); il piano armonico è costituito da una membrana di pelle animale. Il piano armonico presenta alcuni piccoli fori di risonanza, variamente disposti, un altro foro si trova nella parte posteriore o alla base del risuonatore. Nella parte bassa del risuonatore, tra la corda e il piano armonico, è appoggiato un ponticello mobile (kobilica). La corda è in genere di crine, è ancorata ad una sorta di protuberanza alla base del risuonatore e avvolta a una caviglia inserita perpendicolarmente nel manico; la seconda corda, quando è presente, è avvolta ad una caviglia un poco sotto la prima ed è leggermente spostata sulla destra. In genere la lunghezza del manico fino alla caviglia corrisponde alla lunghezza del risuonatore. Spesso lo strumento è decorato con figure simboliche, per esempio una testa di cavallo, un cavallo con cavaliere, o un serpente. L'arco è piuttosto corto ed è costituito da un segmento di legno duro curvato a cui sono tesi dei crini; tuttavia attualmente si tende ad utilizzare archi più lunghi muniti di un dispositivo che consente di variare la tensione del crine. Il cantore è in genere seduto e tiene lo strumento inclinato verso sinistra appoggiando il risuonatore tra le ginocchia; la corda è premuta dall'indice e dal medio della mano destra, suonando in prima posizione.
Collocazione
Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture
Credits
Compilazione: Guizzi, Febo (2001)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c040-03248/
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