Liuto ad arco persiano

Cultura persiana classica

Liuto ad arco persiano

Descrizione

Ambito culturale: Cultura persiana classica

Cronologia: sec. XX

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno, pelle, metallo, crini di cavallo

Misure: 18 cm x 18 cm x 69.5 cm

Descrizione: Kamanche con cassa armonica in legno di forma sferica, piano armonico in pelle; cavigliere con quattro piroli; manico cilindrico tornito con estremità a cuspide con decoro in oro (cerchio circondato da otto cerchietti più piccoli); retro della cassa con un "bottone" in rilievo al centro. Le corde sono ancorate alla estremità distale a quattro tiracantini disposti sull'attaccacorde. Il puntale di appoggio è costituito da una barra metallica. Archetto.

Notizie storico-critiche: Il kamance è il principale strumento ad arco della musica classica persiana sin dall'epoca Safavide (seconda metà del XVI secolo). Lo strumento tradizionale monta tre corde, a intervallo di quinta, ma all'inizio del XX secolo, sotto l'influenza del violino occidentale, se ne è aggiunta una quarta. Esse passano su un ponticello che è disposto in posizione obliqua sulla metà superiore del piano armonico. L'archetto è corto e privo di dispositivi per la tensione del crine, che viene sollevato dalle dita del suonatore. In luogo di spostare l'archetto tangenzialmente alle diverse corde, l'intero strumento viene fatto ruotare sul suo asse verticale, in modo da presentare al crine la corda che si vuole sfregare di volta in volta. Il kemance è utilizzato anche da solo, ma più spesso accompagna il santur o il tar.
La parola kamanche è documentata a partire dal X secolo d.C. Lo strumento raggiunse Bisanzio attraverso l'Anatolia tra l'XI e il XII sec., e un manoscritto del XV secolo testimonia che le corde di budello sono state sostituite con crine di cavallo dalla quinta in poi.
Il kamanche classico iraniano ha un corpo globulare costruito da legno affulsolato in segmenti, oppure ricavato da un unico pezzo. Il tipo usato per la musica popolare potrebbe avere il corpo a forma di cono aperto sul retro. E' spesso decorato in madreperla o osso. Inizialmente il Kamanche aveva tre corde in seta, mentre lo strumento moderno ha quattro corde in metallo attaccati a piroli in legno. Originariamente erano accordati in quarta. Oggi sono accordati in quarto o in quinto: a-e'-a'-e''. Questo accordamento è stato standardizzato in Armenia dal virtuoso suonatore di kamanche Sasha Oganezashvili all'inizio del XX secolo. Mentre suona il musicista sostiene lo strumento verticalemente sulle ginocchia e gira lo strumento per incontrare l'arco invece che guidare l'arco sulle corde, come nella pratica occidentale. Il kamanche classico si data a partire dal XV secolo o prima ed era stato menzionato in Azerbaijan da Nezami Ganjavi (1141 - 1203). I Turkmeni lo considerano il loro strumento nazionale affiancato al dutar, come fanno i Lors nel sud-ovest dell'Iran, e si trova anche presso i Curdi nel nord e nel Khorasan. Il kamanche è più diffuso nelle tradizioni classiche e popolari del Caucaso e dell'Asia centrale, che nella musica persiana. Si usa per la musica leggera (motrebi) ed è l'unico strumento ad arco della tradizione classica dell'Iran. A causa delle suo timbro leggero e soave e alle possibilità tecniche è ugualmente usato da solo oppure con altri strumenti.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Guizzi, Febo (2001)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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