Grande liuto hindustanico

Cultura hindustanica

Grande liuto hindustanico

Descrizione

Ambito culturale: Cultura hindustanica

Cronologia: seconda metà sec. XX

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno, metallo (acciaio, rame, peltro) avorio, zucca

Misure: 41.5 cm x 20 cm x 152 cm

Descrizione: Surbhar (sitar basso)con cassa armonica ricavata da una zucca; la zona di raccordo tra la cassa e il manico è decorata ad intaglio con fiori e foglie; un secondo risuonatore è applicato nella parte superiore del manico ed è in legno tornito; cavigliere incurvato in avanti a forma di testa di cigno e con sei piroli laterali; due grossi piroli laterali sul manico e undici piroli piccoli sulla tastiera, cordiera in avorio; i tasti sono ricavati da barrette metalliche incurvate che poggiano sui bordi della tastiera incavata.

Notizie storico-critiche: Il surbahar è stato inventato nel 1920 dal famoso suonatore di sitar Ghulam Muhammad of Lucknow (oppure, come qualcuno sostiene, dal suonatore di bin, suo maestro, Pyar Khan), come un sitar adatto per suonare il vecchio sitele raga hindustanico del bin. Le sue caratteristiche sono essenzialmente quelle del sitar ma con alcune differenze: le dimensioni totali sono più larghe, con una lunghezza totale di 145 o più centimetri, un collo largo almeno 11 centimetri e il diametro della cassa di risonanza di più di 40. Sostanzialmente è un kachva sitar con corde di simpatia, ed è infatti suonato da suonatori di sitar, con lo stesso plettro e la stessa tecnica. Il suo nome in Urdu significa letteralmente "una primavera di note", riferito alle corde di simpatia.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Guizzi, Febo (2001)

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