Chitarra-luna cinese
Cina - Dinastie Minori
Descrizione
Identificazione: liuti a manico
Ambito culturale: Cina - Dinastie Minori
Cronologia: prima metà sec. XX
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: pauwlonia, palissandro, legno chiaro, seta
Misure: 59.8 cm ; 29 cm x 67 cm x 30 cm (manico); 55 cm x 181 cm (cavigliere); 131 cm (caviglie); Ø 355 cm (cassa)
Descrizione: Yue Qin con cassa circolare formata da un piano armonico (di pawlonia) e un fondo, paralleli e di eguali dimensioni uniti da due fasce di palissandro. Manico e cavigliere ricavati da un pezzo unico, quest'ultimo con un'appendice a forma di spatola con un accenno di riccio. La scatola delle caviglie è quadrangolare con due coppie di caviglie per lato. Sul manico due tasti, sulla tavola otto tasti. Capotasto sotto il cavigliere, attaccacorde nei pressi del bordo inferiore della tavola.
Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Cina
Si tratta del principale liuto a manico corto a collo della musica tradizionale cinese con cassa "a chitarra", vale a dire costituita da tavole assemblate e non da un blocco di legno scavato per ricavarne un guscio. Il nome si può tradurre come "strumento a corde a forma di luna", a causa evidentemente della perfetta circolarità della cassa armonica. L'altro carattere morfologico tipico dello yüeh ch'in è costituito dal manico, particolarmente corto. All'interno della cassa dovrebbe essere presente un dispositivo timbrico costituito da una barretta metallica avvolta a spirale e capace di entrare in vibrazione in rapporto con la vibrazione principale delle corde. In realtà non è stato possibile verificare la presenza effettiva di tale elemento nell'esemplare in collezione. Le due coppie di corde sono accordate a distanza di quinta e si suonano con il plettro. Lo strumento è appoggiato in posizione leggermente diagonale alla coscia sinistra del suonatore. Secondo la tradizione cinese lo yüeh ch'in risalirebbe per le sue origini al III-V sec. d.C. (periodo delle Dinastie Minori). Oggi è prevalentemente dedicato all'accompagnamento del canto in un ambito intermedio tra quello della musica classica e quello propriamente popolare. La tradizione vuole che sia legato soprattutto all'ambito delle serenate
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