Chitarra luna giapponese
Cultura nipponica - Periodo Edo (XVII-XIX)
Descrizione
Identificazione: liuti a manico
Ambito culturale: Cultura nipponica - Periodo Edo (XVII-XIX)
Cronologia: prima metà sec. XX
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: pauwlonia, palissandro, legno chiaro, osso, corde di budello
Misure: 62 cm ; 30 cm x 125 cm x 31.8 cm (manico); 30 cm x 180 cm (cavigliere); 125.7 cm (caviglie); Ø 354 cm (cassa)
Descrizione: Gekkin, ovvero liuto a manico corto con cassa circolare formato da un piano armonico di pauwlonia e un fondo, paralleli e di uguali dimensioni uniti da fasce di palissandro; decori sul piano armonico (fiori); manico e cavigliere in un unico pezzo, termina con una tavoletta su cui è applicata una farfalla intagliata in legno chiaro; nel cavigliere quattro caviglie inserite lateralmente; tastiera priva del capotasto e dei tasti (tre); altri cinque tasti sul piano armonico; Attaccacorde a forma di mezzaluna con quattro fori; sopra l'attaccacorde è incollato un rettangolo di pelle di serpente.
Notizie storico-critiche: Versione giapponese del liuto a forma di luna cinese yüeh ch'in, dal quale storicamente deriva (si veda la scheda del n. 432 di inventario). Si tratta infatti del principale liuto a manico corto a collo della musica tradizionale giapponese con cassa "a chitarra", vale a dire costituita da tavole assemblate e non da un blocco di legno scavato per ricavarne un guscio. Il nome giapponese traduce quello dello strumento originario cinese, e come quello significa "strumento a corde a forma di luna", a causa evidentemente della perfetta circolarità della cassa armonica. L'altro carattere morfologico che lo gekkin condivide con lo yüeh ch'in è costituito dal manico, particolarmente corto. All'interno della cassa dovrebbe essere presente un dispositivo timbrico costituito da una barretta metallica avvolta a spirale e capace di entrare in vibrazione in rapporto con la vibrazione principale delle corde. In realtà non è stato possibile verificare la presenza effettiva di tale elemento nell'esemplare in collezione. Le due coppie di corde sono accordate a distanza di quinta, consentono l'estensione di due ottave e si suonano con un plettro di tartaruga. Lo strumento è appoggiato in posizione leggermente diagonale alla coscia sinistra del suonatore. Lo gekkin è stato introdotto in Giappone nel periodo Edo, quando si è diffuso il genere musicale di impronta cinese denominato minshingaku, e cioè "musica Ming e Qing".
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/6c040-03315/
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