Cetra giapponese a due corde

S . N. Nakamura

Cetra giapponese a due corde

Descrizione

Autore: S . N. Nakamura

Ambito culturale: Fine periodo Edo

Cronologia: sec. XX

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno kiri (pauwlonia imperialis), mogano, avorio, osso, seta cerata, cordone, cristallo di rocca, stoffa

Misure: 11.7 cm x 108 cm x 4 cm (intero); 7.2 cm x Ø 1 cm (caviglie)

Descrizione: Il Yakumogoto è uno strumento dal corpo allungato, cassa di legno sottile, tavola convessa scolpita ad imitazione di quattro internodi di bambù. Piano armonico compreso tra gli internodi. Fondo con due buche di risonanza. Due corde di seta, ancorate sul fondo, escono da due forellini bordati d'osso e rientrano sotto la tavola in un singolo foro; cavigliere con stoffa damascata in oro con motivi floreali.

Notizie storico-critiche: Luogo d'uso: Giappone.
Cetra lunga a due corde inventata da Nakayama Kotonushi nel 1820, a partire dalla più antica nigenkin, dalla quale peraltro differisce per pochi dettagli. Lo scopo del suo inventore fu quello di rendere disponibile uno strumento destinato a usi rituali. Per il modo in cui lo si suona non è esclusa l'influenza di cetre a bordone occidentali, sulle quali si usa far scorrere un bastoncino allo scopo di tastare le corde con una mano mentre l'altra le pizzica con un plettro. La yakumagoto, infatti, è sostanzialmente un monocordo: le due corde (intonate all'unisono) sono pizzicate simultaneamente con un plettro ad anello (ryuso) infilato sul dito indice della mano destra; il dito mignolo della sinistra, infilato in un tubo (tenkan), per mezzo di questo preme le corde contro la tavola, utilizzando i punti marcati sulla tavola stessa quali segni che indicano le divisioni. Qui ne restano solo quattro, che risultano dunque disposti in modo incongruo. Per suonare la si pone su un apposito piedistallo. La yakumogoto è usata per l'accompagnamento del canto.

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